Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Appello: solidarietà ai 15 di Stansted. Basta con i voli della deportazione!

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Mi chiamo Angela MacKeith.
Queste siamo io e mia figlia May.
Lei è una dei quindici attivisti per i diritti umani che sono stati appena condannati per un reato di terrorismo, per aver intrapreso azioni pacifiche per fermare un volo charter di deportazione.
Lei e le sue amiche stanno affrontando una condanna detentiva. [I quindici attivisti rischiano che diventi esecutiva la condanna all’ergastolo. NdR]

Il problema

I 15 di Stansted sono stat* condannat* per “aver messo in pericolo un aeroporto” ai sensi della legge sulla sicurezza aerea e marittima del 1990 – una legge antiterrorismo.
L’uso di questa legislazione draconiana è sproporzionato e un chiaro abuso di potere.

Helen, Joe, Lyndsay, Ben, Mel, Nathan, Laura, Jo, Nick, Ali, Eddie, Emma, ​​May, Ruth e Melanie si sono incatenat* attorno a un volo charter di deportazione diretto in Nigeria e Ghana nel marzo 2017, nella sincera convinzione di impedire la sofferenza delle sessanta persone a bordo.

Come risultato del loro blocco di dieci ore, undici persone – tra cui vittime di tratta riconosciute ai sensi del Modern Slavery Act – sono ancora qui nel Regno Unito con i loro cari.

Questo gruppo di persone comuni ha intrapreso azioni straordinarie e pacifiche sapendo che stavano salvando delle vite. Ma ora devono affrontare pene detentive.

È la politica dell’”ambiente ostile1, brutale e ingiusta, del governo britannico che dovrebbe essere giudicata colpevole di mettere in pericolo le vite umane, e non gli sforzi pacifici di quindici persone per mantenerle al sicuro.

Il Regno Unito è l’unico paese in Europa a bloccare indefinitamente le persone con uno status di immigrazione incerta. 3mila persone sono incarcerate in prigioni per migranti nel Regno Unito.

Il Regno Unito è uno dei pochi paesi ad imbarcare, per far numero e riempire gli aerei noleggiati, con deportati i cui casi legali sono ancora irrisolti.

Lo scandalo Windrush 2 ci ha mostrato che il sistema di immigrazione del Regno Unito viola i diritti umani. L’Home Office costantemente profili razzialmente; utilizza obiettivi ingiusti; e vittima ed espelle le persone che hanno il diritto di vivere qui.

La soluzione

Chiediamo al governo del Regno Unito di porre fine alle sue politiche disumane dell’ “ambiente ostile” e di porre fine alla sua pratica, di dubbia legalità e vergognosa, dei voli charter di espulsione.
Chiediamo anche che ai 15 di Stansted venga risparmiato il carcere e che l’ingiusta condanna contro di loro venga rovesciata.
Non miravano ad arrecare disturbo alle persone, e questo arduo processo ha avuto un impatto così profondo sulla vita degli imputati che è improbabile che intraprendano nuovamente tale azione.

I 15 di Stansted sono degni rappresentanti dei diritti umani.
Loro e le loro intenzioni dovrebbero essere supportati, non puniti.

Angela MacKeith

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  1. La “politica dell’ambiente ostile” del Ministero dell’Interno del Regno Unito è un insieme di misure amministrative e legislative volte a rendere il soggiorno il più difficile possibile per le persone senza permesso di soggiorno, per far si che “se ne vadano volontariamente”. E’ stata originata da una sentenza dell’agenzia delle frontiere del Regno Unito del giugno 2009. La sentenza è entrata in vigore nell’ottobre 2010, dopo l’ascesa al potere del governo conservatore-liberale democratico, con David Cameron come primo ministro e Theresa May come ministro degli interni.
  2. Lo scandalo Windrush è uno scandalo politico britannico del 2018 riguardante persone che detenute ingiustamente, a cui sono stati negati i diritti legali, minacciate di espulsione e, in circa 63 casi, deportate ingiustamente dal Regno Unito dal Ministero dell’Interno.