MICROPOLIS “La città di provincia al tempo del Melting Pot” è un progetto fotografico di lungo respiro che conta oltre 100 scatti selezionati. Un anno di lavoro teso a documentare il mutamento del tessuto sociale che ha investito una piccola città rivierasca di provincia collocata sulla costa marchigiana: Civitanova.
La crisi, i fenomeni migratori e per ultimo il sisma del centro Italia ne hanno fatto nel 2017 la città più popolosa della Provincia di Macerata conferendole un respiro quasi metropolitano. Un fenomeno che ho riscontrato anche in altre piccole città d’Italia ma che qui sembra assumere un carattere prototipico per via delle piccole dimensioni della località.
Quello che in passato era uno dei centri con il reddito pro-capite più alto, dove il conformismo e l’ostentazione della ricchezza economica si esprimevano prima di tutto attraverso i capi d’abbigliamento, gli accessori e le automobili esibiti come attestato di benessere, oggi si è trasformato in un ambiente urbano decisamente più asciutto ma anche molto più complesso e culturalmente vivace. Dove l’incontro e a volte lo scontro tra tante culture obbligate a convivere negli spazi pubblici pare aver giovato soprattutto all’apertura mentale dei più giovani in termini di tolleranza e accoglienza.
In questo lavoro ho cercato di restituire alla città il suo volto cosmopolita, con tutte le sfumature dell’umanità che la abita: dai ragazzi della Generazione Z agli anziani passando per i migranti e i borderline. Nessuna categoria sociale è stata tralasciata proprio per rendere il lavoro il più possibile esaustivo e rigoroso. Civitanova per me è stata il pretesto per affrontare temi di stretta attualità politica. Quello del mutamento delle nostre città nel tempo delle migrazioni, così come lo sforzo dei più giovani di crearsi punti di fuga laddove le prospettive ristagnano. E quindi la capacità degli più vecchi di resistere ed in parte adattarsi ad una società che ha polverizzato la loro struttura di riferimento: la famiglia.
Lungo questi marciapiedi ho avuto l’impressione di cogliere un piccolo mutamento antropologico in divenire. Un’umanità posta di fronte ad un tempo che si è fatto sempre più piatto e obbligata a ridisegnare se stessa per sfuggire alla superficialità dell’intolleranza e dello stereotipo.
Claudio Colotti
Civitanova con i suoi 42.163 abitanti nel 2017 supera per densità Macerata la città capoluogo. La crisi economica prima, i flussi migratori poi, così come il sisma ne hanno cambiato profondamente il tessuto sociale trasformando una città rivierasca di provincia in una piccola metropoli.
“Sei bellissima è la società che fa schifo” una frase che si attaglia benissimo non solo come omaggio alla bellezza universale femminile ma anche per la città stessa. Troppo spesso giudicata negativamente per la presenza di migranti che inevitabilmente diventano oggetto di campagna elettorale.
In una delle vie secondarie di Civitanova un cane diventa il pretesto per conoscersi e abbattere i muri anagrafici e culturali.
Una giovane mamma velata torna a casa assieme alla figlia. Abitano nella zona con il più alto tasso di popolazione migrante.
Kevin, giovane viaggiatore franco-spagnolo, chiede l’elemosina lungo il corso di Civitanova. Pochi giorni dopo lo scatto il suo cane lo ha salvato da un accoltellamento.
Pelliccia, occhiali da sole e cappello tutto rigorosamente griffato. Quel che resta di una piccola borghesia imprenditoriale in via d’estinzione.
Un migrante in attesa del treno per Porto Recanati. Abita all’Hotel House, il più grande condominio multietnico d’Italia.
Un gruppo di Millennials fa il suo ingresso nei locali della stazione ferroviaria dopo un pomeriggio tra spiaggia e piccoli acquisti.
Ragazzi del posto si divertono a spintonarsi lungo il corso di Civitanova, per gli adolescenti questa è da sempre la via dello struscio.
Una bimba corre tra le vie del centro per far volare il suo gonfiabile.
L’ultimo abbraccio al termine di una giornata estiva.
Due giovanissimi B-boy si divertono a provare le figure alla luce del tramonto. La cultura Hip Hop spopola anche in una piccola città di provincia.
Tre donne arabe si abbandonano alle risate e al divertimento di un gioco del Luna Park.
D’estate buona parte delle famiglie extracomunitarie si diverte al Luna Park di Civitanova in un clima di spensieratezza.
Prove di volo in sella alla BMX. La prima generazione di skaters ha lasciato il testimone alla seconda. Sono decine i ragazzi che ogni pomeriggio provano i tricks allo Skate Park.
Mustafa tutti i weekend si siede sugli scogli del porto di Civitanova e consegna le note del suo amato violino al mare. Quando prenderà la pensione tornerà in Tunisia.
Tre ragazzi si divertono a fare i tuffi dagli scogli del molo di Civitanova. Sullo sfondo la spiaggia presa d’assalto dai turisti.