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Caserta – Sequestrato il centro sociale ex Canapificio: un attacco ad un’esperienza virtuosa di accoglienza e sindacalismo sociale

Da giovedì presidio permanente e sabato 16 marzo manifestazione nazionale

Martedì 12 marzo è stato chiuso lo spazio sociale dell’ex Canapificio, sede organizzativa di attività per migliaia di persone, migranti ed autoctoni, di sportelli gratuiti di sostegno alle famiglie a basso reddito, che esiste a Caserta dal 1995.

Il centro sociale ex Canapificio è l’associazione che gestisce il progetto di accoglienza SPRAR del comune di Caserta, per rifugiati e richiedenti asilo, per questo Caserta è conosciuta in tutta Italia come modello virtuoso di inclusione e cittadinanza attiva.

Il centro sociale ex Canapificio è tra le anime della rete associativa “Caserta Città Viva”, sostiene e porta avanti ogni giorni il piedibus per circa 200 famiglie, i laboratori per bambini e lo sportello per il sostegno al reddito.

Siamo in prima fila per la gestione condivisa, la riqualificazione e l’apertura degli spazi verdi abbandonati. Da 25 anni lavoriamo con associazioni, istituzioni, chiesa enti nazionali e internazionali contro camorra, razzismo e sfruttamento.
Sequestrando la struttura del centro sociale ex Canapificio sono sotto attacco migliaia di cittadini ed è sotto attacco la Caserta viva solidale antirazzista!

Lanciamo due appuntamenti a cui invitiamo tutte e tutti a partecipare.

Da giovedì, 14 marzo, dalle ore 10 convochiamo un presidio ad oltranza in piazza della prefettura e sabato alle 14 partirà una grande manifestazione nazionale in tutta la città.

Siete tutte/tutti invitati ad esserci!
Non abbiamo intenzione di fare neanche un passo indietro.

#siamotutticentrosocialeexcanapificio

– Contatti: [email protected]
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