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Grecia – Il campo informale a Diavata si svuota

Il terzo giorno di cariche della polizia e la minaccia di uno sgombero violento costringono le persone ad andarsene

Photo credit: Sakis Mitrolidis (Grecia, Diavata - 5 aprile 2019 Una foto scattata durante la protesta fuori da un campo governativo a Diavata, vicino a Salonicco. Centinaia di persone si sono radunate ai confini settentrionali della Grecia chiedendo un loro diritto: quella alla libertà di movimento). Tratta da Art Against

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Secondo quanto riferisce GR Times nella notte circa 870 persone hanno lasciato il campo informale che si era creato nei pressi del centro governativo di Anagnostopoulou a Diavata, a nord di Salonicco. La maggior parte delle persone quindi hanno accettato la proposta di rientrare nelle strutture in cui erano ospitati. I trasferimenti sono avvenuti nella notte a bordo di autobus.
Nella tarda mattinata di oggi si contano meno di 60 persone.
L’insediamento informale, la “Glitter of hope caravan“, organizzata attraverso i social netwok, si era formato nei giorni scorsi con l’idea di partire per raggiungere Idomeni al confine greco macedone e poi l’Europa, esausti del limbo in cui sono costrette a vivere, come loro, migliaia di persone intrappolate in Grecia.

Ieri intorno alle 14.00 per il terzo giorno consecutivo le forze di polizia hanno caricato con lacrimogeni, cariche e granate assordanti un gruppo di persone che tentavano di muoversi a piedi per arrivare al confine greco-macedone.
La giornalista Daphne Tolis che si trova sul posto ci restituisce la cronaca di questi giorni sul suo profilo Facebook e parla di i diversi feriti, tra i quali anche minori e giornalisti.

I medici volontari di MVI/DocMobile hanno fornito un primo soccorso alle persone ferite nel parcheggio vicino alla stazione ferroviaria di Diavata.

Venerdì 5 aprile c’erano state altre pesanti cariche documentate in questo post:

Per impedire che altre donne, uomini e bambini raggiungessero il campo informale a Diavata, Nikolas Rangos, Coordinatore Regionale del Ministero della migrazione per la Grecia del nord, il 5 aprile ha comunicato che tutti i treni da Atene a Salonicco non sarebbero stati operativi fino a nuovo avviso.
Il Ministero aveva anche predisposto degli autobus sui quali sono state invitate a salire le persone che erano in viaggio verso Diavata per riportarli ai loro luoghi di provenienza.
Nikolas Rangos ieri in visita a Diavata (video) aveva assicurato che non ci sarà nessun tipo di ritorsione verso le persone che si trovavano a Diavata e dichiarato che già nella giornata di lunedì quel campo non sarebbe più esistito.
Detto. Fatto.

Redazione

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