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Rilascio del permesso di soggiorno in presenza di residenza fittizia: la Questura non ha alcun margine di discrezionalità

Tribunale di Roma, ordinanza del 25 giugno 2019

Il Tribunale di Roma si è pronunciato sul caso di un beneficiario di protezione sussidiaria che si è rivolto alla Questura per il rilascio del relativo permesso di
soggiorno, e si è visto notificare una decisione di diniego sul presupposto che – risultando egli residente presso l’indirizzo virtuale di via Modesta Valenti – dovesse considerarsi di fatto irreperibile, circostanza asseritamente ostativa al rilascio del permesso oltre che inconciliabile con esigenze di ordine e sicurezza.
Di qui il ricorso ex art. 700 c.p.c. volto alla emissione in via urgente di provvedimenti atti ad attuare il proprio diritto alla regolarizzazione sul territorio.
Secondo il Giudice la Questura non ha alcun margine di discrezionalità per il rilascio del permesso. Neanche qualora il titolare di status abbia una “residenza fittizia”, sia perché essa prova l’effettiva dimora del soggetto in un dato Comune, sia perché la Questura non ha alcuna competenza in materia di liste anagrafiche.

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Tribunale di Roma, ordinanza del 25 giugno 2019