Un’ordinanza del Tribunale di Firenze con cui è stata riconosciuta la protezione sussidiaria ad un cittadino senegalese proveniente dalla Casamance, pertanto ai sensi della lett. c), ma che tuttavia non prescinde dal dare rilevanza anche alla militanza del fratello nel MDFC.
E’ interessante quanto evidenziato nel provvedimento in relazione all’attualità del conflitto. Si legge, infatti, che sebbene in tempi recenti e sino ad un anno fa la stessa Giurisprudenza del Tribunale di Firenze avesse ritenuto che il conflitto nella zona della Casamance, iniziato oltre trent’anni fa, si fosse notevolmente placato perché vigeva di fatto un cessate il fuoco (come scritto dalla medesima Commissione nel provvedimento), il cessate il fuoco non è stato seguito dalla consegna delle armi e dallo scioglimento delle milizie indipendentiste che ancora occupano parte del territorio e pertanto, anche alla luce delle più recenti informazioni (riportate nel corpo del provvedimento: “Con riferimento anche solo agli ultimi mesi del 2018, nella provincia di Ziguinchor in Casamance, dalla quale proviene il richiedente si sono moltiplicati gli attacchi armati e gli atti di banditismo
violenti. Dunque la situazione di conflitto è di nuovo molto attuale come si legge nelle seguenti notizie di
agenzie di stampa…“) tale valutazione della Commissione deve ritenersi smentita.
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Tribunale di Firenze, ordinanza del 3 luglio 2019
