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Pakistan – Molte zone del Paese sono contraddistinte da violenza indiscriminata

Corte d'Appello di Trieste, sentenza n. 158 del 26 giugno 2019

“Nel merito, risulta in atti (doc. modello “C3”) che parte appellante dichiarava di provenire da Peshawar-Khyber Pakhtunkhwa, e di avere abbandonato il suo Paese perché, avendo lavorato come dipendente civile per l’esercito americano era stato individuato dalle milizie talebane e gravemente minacciato di morte.

Viene affermato che l’appellante, indipendentemente da un vero e proprio vaglio di credibilità, comunque non ha diritto alla protezione internazionale poiché la zona di provenienza non presenta elementi di pericolosità. Orbene, tale affermazione non appare condivisibile dalla Corte e può essere affermato, come già detto in molte decisioni mai mutate, che la zona di provenienza è una delle zone del Pakistan caratterizzate da violenza indiscriminata, tanto da richiedere operazioni militari continue e dall’esito incerto e che si è realizzata quella situazione di minaccia grave all’incolumità individuale che giustifica la protezione sussidiaria, così come risulta dal più recente rapporto EASO-COI”.

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Corte d’Appello di Trieste, sentenza n. 158 del 26 giugno 2019