«La missione 65 di Open Arms – scrive l’ong spagnola – è stata una delle più difficili e complesse che abbiamo dovuto affrontare, sia sul piano psicologico che su quello giuridico. E’ stata anche l’ultima prima dell’insediamento del nuovo governo, l’ultima che ha dovuto dunque provare a smontare l’impalcatura costruita per impedire alle navi delle ONG di entrare in acque territoriali e in un porto sicuro».
Insieme al loro team legale l’organizzazione ha cercato di dimostrare che agivano «nel rispetto delle Convenzioni Internazionali e del Diritto del Mare, chiedendo più volte alle autorità competenti di esprimersi su quello che stava accadendo, provando in questo modo a riaffermare principi e diritti».
Tutti i passi che sono stati fatti dall’1 agosto fino al 29 agosto e tutti i provvedimenti che sono stati presi in questo lasso di tempo sono stati raccolti dall’Ong in un utile Recap.
La missione 65 ha visto compiere 3 salvataggi per un totale di 163 persone tratte in salvo, 40 persone evacuate nei giorni del blocco in mare (24 per problemi sanitari e psicologici, 16 in qualità di parenti o accompagnatori), 27 minori sbarcati tramite provvedimento del tribunale di Palermo, 13 persone gettatesi in mare e recuperate dalla guardia costiera e le restanti 83 persone sbarcate, in alcuni casi, dopo ben 20 giorni di attesa.
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Open Arms – Recap Mission 65