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Kos: l’isola greca dimenticata di 4.000 rifugiati

Una visita conoscitiva della ONG Action for Education denuncia una situazione drammatica

Photo credit: Action for Education

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Comunicato stampa: richiesta di supporto

Punti chiave:
• Quasi 4.000 richiedenti asilo attualmente risiedono a Kos
• Le dimensioni del campo profughi sono quadruplicate da Gennaio 2019
• Gli attuali fornitori di servizi non riescono a far fronte ai bisogni di primaria necessità
• Nessuna associazione di volontariato internazionale opera sull’isola

Quadro d’insieme:

Mentre il numero di richiedenti asilo bloccati nelle isole egee di Lesbo, Chios e Samo raggiunge livelli record, un’isola viene preoccupantemente dimenticata.
Kos, un’isola di 30.000 abitanti e nota meta vacanziera per i turisti del Nord Europa, sta ospitando migliaia di rifugiati, arrivati di recente dalla Turchia.
Con una popolazione di richiedenti asilo quadruplicata da inizio 2019 e un hotspot che ha superato la sua capacità massima del 300 %, l’attuale governo e le ONG non riescono a venire incontro all’incessante crescita di domande.

La scorsa settimana, i rappresentanti di Action for Education (AFE), un’organizzazione no profit che si occupa di educazione non formale a Chios, Samo e Atene, hanno visitato Kos per conoscere la situazione in maniera più approfondita.

Durante la visita, la AFE ha parlato con ufficiali organizzativi del campo, richiedenti asilo e gruppi di solidarietà locali per valutare la situazione attuale e i bisogni più impellenti.

Va rilevato che, seppur alcuni aspetti operativi indichino degli standard in termini di procedure e benessere dei residenti più elevati rispetto ad altri hotspot, gli standard a Kos sono attualmente pregiudicati dal forte aumento dei numeri.

Il campo è situato al centro dell’isola, a circa 30 minuti di macchina e a 3 ore a piedi dalla città principale. Al costo di € 4.20 andata e ritorno è disponibile un servizio navetta per arrivare alla città principale.

Conversando con i residenti del campo, è emerso che l’accesso alle cure mediche è quasi impossibile. AFE ha infatti notato che un container medico era visibile all’entrata del campo, ma non era operativo e non sembrava funzionare in modo regolare.

Kos è unica in quanto è la sola isola su cui non operano organizzazioni gestite da volontari (fatta eccezione per Kos Solidarity). Per questo motivo, ci sono gravi carenze di assistenza legale, spazi comunitari e supporto psicosociale, distribuzione dei viveri (NFI) e assistenza sanitaria.

Action for Education si appella urgentemente per un maggiore supporto nei confronti dei richiedenti asilo dell’Isola di Kos, così da salvaguardare vite e sostenere i fondamentali diritti umani.

Qualunque singolo, gruppo o organizzazione desideroso di saperne di più riguardo la situazione ed interessato ad ulteriori chiarimenti, è pregato di mettersi in contatto con AFE.

Per maggiori informazioni sulla situazione e per ricevere la versione integrale del report sul campo di Action for Education, si prega di inviare un email a [email protected]