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Senegal – Protezione umanitaria: il rimpatrio coattivo determinerebbe un nuovo sradicamento con tutte le prevedibili conseguenze negative sotto il profilo esistenziale e psicologico

Tribunale di Cagliari, decreto del 24 settembre 2019

Una recentissima pronuncia del Tribunale di Cagliari (sezione in materia di immigrazione e protezione internazionale…) con la quale è stata concessa la protezione umanitaria ad un giovane senegalese sulla base dell’integrazione raggiunta, più nello specifico poiché il ricorrente :
Ha dimostrato un livello di integrazione adeguata a supportare la richiesta di protezione umanitaria. Il ricorrente ha infatti frequentato la scuola e ha messo a frutto tale impegno, dimostrando in udienza di aver raggiunto una buona padronanza della lingua italiana. Ha, poi, documentato lo svolgimento di regolare attività lavorativa presso una persona anziana e nel complesso, ancorché permanga la sua residenza presso il centro di accoglienza di (…), appare proiettato verso la piena integrazione linguistica e sociale. L’interruzione forzata di questo processo in fase di completamento, con il coattivo rimpatrio, determinerebbe pertanto un nuovo sradicamento con tutte le prevedibili conseguenze negative sotto il profilo esistenziale e psicologico, con rischio anche per la salute del ricorrente“.

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Tribunale di Cagliari, decreto del 24 settembre 2019