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Balkan route, Bosnia: le fotografie da Tuzla e il campo di Vucjak

Campagna Lesvos calling: il racconto fotografico del viaggio

Photo credit: Martina Perrone

A qualche giorno dal nostro ritorno dalla staffetta in Bosnia, vogliamo dare immagine e volto rispettivamente ai luoghi e alle persone in movimento che abbiamo avuto modo di incontrare: queste foto sono un tentativo di narrare, di riportare le loro storie anche attraverso le loro espressioni e i loro sguardi.

Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia - 8 dicembre 2019)
Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia – 8 dicembre 2019)

Dalla stazione di Tuzla al campo di Vucjak, la parola “confine” è il filo rosso che collega le vite di queste persone, così come la volontà di attraversarlo, che si traduce in numerosi tentativi troppo spesso respinti dalla violenza poliziesca.

Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia - 8 dicembre 2019)
Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia – 8 dicembre 2019)

Gli scatti ritraggono i momenti antecedenti o successivi a quello che viene chiamato “the game”, ovvero l’incessante movimento dei migranti volto al superamento dei confini per entrare nella “fortezza Europa”.

Ph. Martina Perrone (Tuzla, Bosnia - 6 dicembre 2019)
Ph. Martina Perrone (Tuzla, Bosnia – 6 dicembre 2019)

Presso l’autostazione di Tuzla si trovano persone appena giunte dalla Serbia o tornate indietro dalla zona di Bihac o Velika Kladusa (ambedue situate al confine bosniaco-croato) dopo essere state respinte al confine dalla violenta polizia croata o semplicemente lasciate fuori dai campi in balia del rigido inverno bosniaco; al campo di Vucjak, invece, si attendeva (lo sgombero del campo risale a pochi giorni fa) di tentare la via delle montagne ancora minate verso la Croazia oppure il ricollocamento nel neonato campo profughi di Sarajevo, un’ex caserma.

Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia - 8 dicembre 2019)
Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia – 8 dicembre 2019)

Queste foto sono un tentativo di ritrarre alcuni momenti e luoghi di stasi delle persone migranti, “soste” a cui sono costretti e che concretizzano la negazione della loro libertà di movimento.

Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia - 8 dicembre 2019)
Ph. Martina Perrone (Campo di Vucjak, Bosnia – 8 dicembre 2019)

L’ultima istantanea di questo album raffigura la strada percorsa dalle persone in partenza da Vucjak verso i monti che delineano la frontiera bosniaco-croata e, per noi, è l’immagine della determinazione di chi decide di spostarsi e di tentare di superare il confine ancora e ancora.

Ph. Martina Perrone (Tuzla, Bosnia - 6 dicembre 2019)
Ph. Martina Perrone (Tuzla, Bosnia – 6 dicembre 2019)

#Lesvoscalling

Una campagna solidale per la libertà di movimento
Dopo il viaggio conoscitivo a ottobre 2019 a Lesvos e sulla Balkan route, per documentare e raccontare la drammatica situazione sull'isola hotspot greca e conoscere attivisti/e e volontari/e che si adoperano a sostegno delle persone migranti, è iniziata una campagna solidale lungo la rotta balcanica e le "isole confino" del mar Egeo.
Questa pagina raccoglie tutti gli articoli e il testo di promozione della campagna.
Contatti: [email protected]