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Manovra, immigrazione: respinti emendamenti su regolarizzazione ed emersione lavoro nero

Le dichiarazioni della campagna Ero straniero

“La nostra proposta di regolarizzare i cittadini non comunitari senza titolo di soggiorno a fronte della stipula di un contratto di lavoro è stata respinta dalla Commissione bilancio del Senato, dopo aver ricevuto il parere contrario del governo”, dichiarano i promotori della campagna Ero straniero, promossa da decine di organizzazioni laiche e cristiane per riformare le politiche sull’immigrazione in Italia.
“La misura avrebbe portato quasi un miliardo di nuove entrate all’anno allo Stato, oltre a una serie di benefici concreti ad aziende e territori, incidendo su lavoro nero, evasione, concorrenza sleale, marginalità sociale e sicurezza. Ma evidentemente la maggioranza ritiene di poterne fare a meno, sacrificando – ancora una volta, trattandosi di immigrazione – buon senso e ragionevolezza, per timore di perdere consenso elettorale”.
“Ringraziamo i senatori Bonino, De Petris, Errani, Grasso, Laforgia, Nugnes, De Falco, Buccarella, Montevecchi, Marilotti per aver presentato e sostenuto gli emendamenti al bilancio che contenevano la nostra proposta. Saranno ripresentati in Aula, in vista della seduta di lunedì prossimo. Chiediamo ora a Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva di mettere da parte timori e calcoli elettorali e tirar fuori il coraggio, necessario a chi governa un Paese, di attuare riforme non più rinviabili come quella dell’impianto fallimentare della Bossi-Fini per gestire il fenomeno migratorio in Italia. Alla Camera è in corso l’esame della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, depositata con oltre 90.000 firme alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2017, che prevede misure – come l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati” – che contribuirebbero a sottrarre dalle fila del lavoro nero e dei circuiti illeciti centinaia di migliaia di persone, dando inoltre risposte efficaci al soddisfacimento del fabbisogno di personale di origine straniera delle nostre aziende”.
“Ci aspettiamo ora che la maggioranza smetta di balbettare su questi temi e passi dalle parole ai fatti: si proceda spediti in Parlamento all’esame della nostra pdl popolare e alla sua approvazione. Perché alla propaganda che parla alla pancia delle persone si risponde solo con il coraggio delle riforme”, concludono i promotori di Ero straniero.

Il titolo della proposta di legge di iniziativa popolare è “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”. Si compone di 8 articoli che prevedono: l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione e attività di intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari; la reintroduzione del sistema dello sponsor; la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”; l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità.

Ero straniero è promossa da: Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD, Oxfam Italia, ActionAid Italia, Legambiente Onlus, ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, AOI, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche in Italia, con il sostegno di numerosi sindaci e decine di organizzazioni.