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Il giovane ivoriano trovato morto nel carrello di atterraggio di un aereo a Roissy (aereoporto Charles de Gaulle di Parigi, NdT) aveva 14 anni

France 24, 11 gennaio 2020

© Sia Kambou, AFP

Laurent Barthélémy Ani Guibahi, che frequentava la quarta liceo (la nostra terza media NdT) di un quartiere popolare di Abidjan (città della Costa d’Avorio, NdT), ha voluto raggiungere l’Europa senza avvertire i suoi genitori. Dopo la notizia del suo decesso, l’équipe pedagogica della scuola è sotto shock.

Al liceo Simone Gbagbo di Yopougon, grande quartiere popolare di Abidjan, gli insegnanti sono sotto shock dopo la notizia della morte di Laurent Barthélémy Ani Guibahi. L’adolescente di 14 anni è stato ritrovato morto mercoledì 8 gennaio nel carrello d’atterraggio di un aereo che college Abidjan a Parigi. Come migliaia di Ivoriani che tentano l’emigrazione clandestina ogni anno, Laurent Barthélémy ha voluto raggiungere l’Europa senza avvertire i suoi genitori. Accecato da quel sogno di “El Dorado”, è morto all’età di 14 anni, senza immaginare che il freddo e l’altitudine l’avrebbero sicuramente ucciso.

Sono sconvolto. Mi sento perso. Lo shock è brutale. Si pensava a una fuga… è terribile da sopportare!”, afferma Antoine Mel Gnangne, insegnante del giovane ragazzo..

Al liceo Simone Gbagbo de Yopougon, 7.000 allievi si ammassano in classi gremite, 115 allievi per classe. Tre o quattro bambini per un banco previsto per due… Il liceo pratica inoltre il “doppio turno”: metà degli allievi viene al mattino, l’altra metà al pomeriggio. Laurent Barthélémy era in quarta/2, al turno del mattino. Gli ultimi ad averlo visto erano con lui domenica, secondo una sorvegliante che ha parlato ai suoi “compagni di quartiere”.

Laurent Barthelemy è scomparso lunedì. Quel giorno, “il bambino ha preso le sue cose. Sarebbe dovuto andare a scuola. È stato solamente alla sera che i suoi genitori hanno constatato l’assenza del ragazzo”, ricorda Liliane NGoran, esaminatrice del Liceo.

Martedì mattina sono venuti a scuola perché non ha dormito a casa. Abbiamo constatato con loro che non era in classe ed è allora che hanno denunciato la scomparsa e che abbiamo attaccato l’avviso dappertutto, nell’edificio e attorno ad esso”, racconta.

“Abbiamo fatto il collegamento”
L’avviso mostra un ragazzo esile e riflessivo in tenuta tradizionale. Bravo in matematica e fisica, non molto in scienze umane e francese, Laurent Barthélémy “non era un bambino con problemi. Non era cattivo. Non c’è nessuna lamentela da parte di professori o altri alunni verso di lui. Sul piano disciplinare, non gli rimprovero nulla”, sottolinea Antoine Mel.

Dopo aver attraversato tutta la città – l’aeroporto si trova a una trentina di chilometri dal suo quartiere-, il ragazzo è “entrato nel carrello di atterraggio dell’aereo aggrappandosi a questo nel momento in cui si apprestava a decollare verso le 22:55 di martedì sera, secondo il comunicato del ministero dei Trasporti.

Il ministro Amadou Koné ha precisato che “nel video (di sorveglianza) si scorge un individuo vestito con una t-shirt (…) Pensiamo che sia entrato nello spazio aeroportuale scalando il muro. In seguito, si è nascosto negli spazi verdi e si è aggrappato al carrello d’atterraggio dell’aereo al momento del volo”.

Giovedì, la gendarmeria dell’aeroporto è venuta con una sacca (trovata presso la pista) dove cerano gli oggetti personali del bambino. Ci hanno domandato se riconoscevamo la t-shirt. Era la maglia di educazione fisica che portava lo stemma della scuola… Si tratta di una t-shirt degli alunni di quarta. Abbiamo fatto il collegamento”, spiega Liliane NGoran che ha avuto conferma dell’identità venerdì pomeriggio.

Tra i 25 milioni di Ivoriani, migliaia tentano di immigrare ogni anno. Secondo l’Organizzazione Internazionale delle migrazioni (OIM), la Costa d’Avorio si situa al terzo posto tra i Paesi dell’Africa Occidentale per il numero di migranti.