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Trento – Mozione e mobilitazione per ripristinare l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo

Martedì 28 gennaio alle 18 l'appuntamento promosso dall'Assemblea antirazzista di Trento

Trento – “La residenza è un diritto. Martedì 28 gennaio ore 18.00 tutti e tutte in Comune”, è l’appuntamento promosso dall’assemblea Antirazzista di Trento a sostegno della mozione presentata lo scorso novembre dal consigliere dell’Altra Trento a Sinistra Jacopo Zannini.

Per l’assemblea antirazzista – si legge nell’appello – “la questione dell’iscrizione anagrafica è un tema molto importante visto che in più occasioni, tramite mobilitazioni pubbliche e incontri con il Sindaco e l’Assessora alle Politiche sociali, abbiamo hanno richiesto di non applicare dove possibile la legge “sicurezza e immigrazione” e di procedere all’iscrizione anagrafica delle persone richiedenti asilo che ne fanno richiesta, e congiuntamente anche di tutte le persone senza tetto che dimorano abitualmente nel nostro Comune”.

Come è noto, la legge Salvini ha stabilito che dal 5 ottobre del 2018 il permesso per richiesta di asilo non costituisce più titolo per l’iscrizione anagrafica, negando perciò a persone che risiedono stabilmente in un comune la possibilità di avere la carta d’identità, ma soprattutto di “maturare” gli anni per esercitare una serie di altri importanti diritti (richiesta di permesso di lungo soggiornante e di cittadinanza italiana), per accedere alle misure di welfare locale (es. alcune prestazioni sociali agevolate, edilizia abitativa), o ad esempio di sostenere l’esame della patente oppure iscriversi al servizio civile.

“Una norma discriminatoria e illegittima – afferma l’Assemblea antirazzista – impugnata in molti tribunali che hanno ordinato ai Sindaci di procedere con l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo. Di pari passo a queste decisioni è aumentata la lista di Comuni che hanno deciso di iscrivere all’anagrafe della popolazione residente i richiedenti asilo che ne fanno richiesta. Vorremmo che anche il nostro Comune rispetti la Costituzione e un principio di uguaglianza che non può rimanere vago ma deve avere anche riconoscimento formale”.

“Chiediamo quindi al Consiglio comunale di approvare la mozione e al Sindaco di dare indicazioni chiare all’ufficiale dell’anagrafe affinché sia permessa l’iscrizione anagrafica alle persone richiedenti asilo”.

Ma la richiesta all’amministrazione non si ferma solamente ai richiedenti asilo bensì allarga lo sguardo anche a tutte quelle persone, italiane o straniere, che ancora oggi vengono private della residenza fittizia da un regolamento comunale particolarmente restrittivo, che prevede l’obbligo di documentare una permanenza a Trento di ben 12 mesi prima di poter far richiesta.

“Non è più accettabile – denunciano gli attivisti – che siano presenti a livello comunale regolamenti restrittivi per limitare l’accesso alla residenza. L’estensione del diritto alla residenza è un primo importantissimo passo per abbattere davvero i muri dell’indifferenza e della discriminazione sociale che dividono la cittadinanza trentina. Una rivendicazione che unisce cittadine e cittadini di origine italiana e non, alleati e non avversari, come da sempre sosteniamo”.

Secondo i sostenitori della mozione, un segnale in questo senso, spronerebbe gli altri comuni trentini a seguire l’esempio ma anche “a differenziarsi con una scelta politica dalla giunta Fugatti e dalla demagogica e scellerata decisione di tagliare il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati ed i servizi per l’inclusione sociale”.