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Francia, Grande-Synthe (nord della Francia) – Quarantena, ma non per tutti

Una nota di Médecins du Monde denuncia l'evacuazione di luoghi di rifugio

Fotografie © franck esnée

#coronavirus / sgomberi = dispersione

Non ci capisce più nulla. Ieri la metà dei magazzini di La Linière, che fino alla settimana scorsa accoglievano 600 persone, è stata evacuata dallo polizia con un vasto dispiegamento di forze. Ora la metà di quei magazzini è vuota.

Sono rimaste tra le 150 e le 200 persone, di cui le famiglie. Altre 200 persone si sono sparpagliate in diverse località della regione (ne abbiamo contate almeno 6, alcune persone che ancora non conosciamo sono al campo di Puythouck).

La fuga ad ogni costo è il risultato dei metodi impiegati dalla polizia, sotto il nome di operazioni di “messa al sicuro” promosse dalla Prefettura della regione Hauts-de-France e Nord.

Proprio mentre la priorità in questo periodo di quarantena è quella di evitare gli spostamenti non necessari, mentre il Comune di Grande-Synthe aveva appena montato 26 docce a La Linière, mentre organizzavamo degli interventi con la Croce Rossa per consentire un accesso minimo alle norme di igiene… Le persone sono scappate e si sono sparpagliate, la fiducia è rotta, ormai preferiscono nascondersi e privarsi di ogni tipo di assistenza.

Tra queste immagini, c’è quella del flyer distribuito dall’associazione filo governativa AFEJI a chi si rifugiava qui, che promuove le partenze volontarie.
Altrimenti: denunce e minacce di carcere, questo è il tono.

Parlatene, fate girare.
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