Alla fine di febbraio ho realizzato un breve documentario. Volevo provare a capire e allo stesso tempo raccontare un fenomeno che almeno in maniera indiretta, in un modo o nell’altro, ci riguarda tutti: le migrazioni, soprattutto quelle della cosiddetta “rotta balcanica”.
Poi è arrivato il nuovo coronavirus. Una tragedia che ci sta colpendo tutti, alcuni più di altri, evidentemente. Una tragedia che in questo momento sta toccando soprattutto l’Italia ma che è a tutti gli effetti un fenomeno storico e sociale di portata mondiale.
Pensavo di aspettare un po’ prima di rendere pubblico questo video, perché oggettivamente tutti noi abbiamo la testa altrove, è difficile non pensare ad altro se non a questo maledetto virus.
Ma forse invece è anche l’occasione per riflettere proprio su cosa significa percorrere un tragitto di migliaia di chilometri a piedi per finire in un continente in quarantena.
Perché, che ci piaccia o no, il fenomeno della rotta balcanica continua e continuerà. Tanto vale conoscerlo un po’ meglio.
Per cui ecco qua:
Si possono attivare i sottotitoli in inglese e in italiano
Contatti: [email protected]
Guardatevi intorno. Ora immaginate che tutto ciò che conoscete, che vi è familiare, ve lo dovete lasciare alle spalle.