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Bucare il confine. Storie dalla frontiera di Ventimiglia

Un libro di Gabriele Proglio. Dal 16 giugno nelle librerie

Ventimiglia è l’ultima frontiera. È una frontiera centrale per chi vuole giungere in Francia, come in tutto il nord Europa, dopo lunghi e pericolosi viaggi attraverso il Mediterraneo e lungo la rotta balcanica.

Questo volume è una storia orale del confine tramite le voci e le storie delle persone migranti, tra speranze e paure, con il ricordo dei chilometri percorsi e delle violenze subite; con le interviste all’eterogeneo mondo dell’associazionismo, dell’attivismo, della solidarietà che da anni cerca di aiutare, con pochi mezzi e tanta dedizione, le persone che approdano su questo ultimo lembo di terra italiano.

Nel primo capitolo si racconta il rapporto tra viaggio e soggettività del ricercatore. Il secondo indaga il dispositivo di confine: come funziona, come è attraversato, quali sono le resistenze.

Il terzo capitolo, invece, raccoglie le memorie di chi ha preso parte alla mobilitazione contro i confini, dal 2015 ad oggi, focalizzando l’attenzione sul movimento dei Balzi Rossi.

L’ultima parte, infine, è dedicata a una riflessione sul rapporto tra tracce, fonti storiche e contesti, alla relazione tra Storia e storie, al ruolo della subalternità e delle resistenze, a possibili nuove forme di storia orale.

L’autore
Gabriele Proglio è ricercatore di storia contemporanea presso il Centre for Social Studies dell’Università di Coimbra. Dirige il progetto «Mobility of Memory, Memory of Mobility», finanziato dalla Fundação para a Ciência e a Tecnologia (2017-2023), finalizzato a studiare il rapporto tra confini, mobilità e memoria nel Mediterraneo nel XX e XXI secolo, interrogando le fonti d’archivio e raccogliendo interviste orali di chi tenta di oltrepassare le frontiere in zone diverse dell’area mediterranea (Ceuta e Tangeri; Ventimiglia/Menton; Tunisia; Libia; Turchia/Grecia, lungo la rotta balcanica). Ha lavorato all’Università della California, Berkeley, all’Università di Tunisi «El Manar», all’Istituto Universitario europeo di Fiesole. È uno storico culturale e si occupa dello studio della memoria dei colonialismi, dei razzismi, di teoria critica.
Tra le sue pubblicazioni: Mediterraneo nero. Archivio, memorie, corpi (Manifestolibri, 2019), Libia 1911-1912. Immaginari coloniali e italianità (Le Monnier, 2016) e Memorie oltre confine. La letteratura postcoloniale italiana in prospettiva storica (Ombre corte, 2011).

Edizione cartacea € 16,00
Edizione digitale € 12,99
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