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Francia – Richiesta di sostegno per i/le migranti espulsi/e dal campo di Porte de Paris

Un appello di Gisti (Gruppo di informazione e sostegno alle persone migranti)

Photo credit: Dorine Goth

18 novembre 2020 – Ogni nuovo sgombero da un campo (più di sessanta in cinque anni!), porta con sé una quantità di ordinarie brutalità attuate dagli agenti dello Stato francese: alcune persone accolte temporaneamente in un centro mentre le altre vengono cacciate, inseguite, gasate, picchiate, arrestate, la loro tenda e il loro sacco a pelo vengono distrutti….

Il governo vorrebbe farle sparire, tuttavia, ogni volta, un altro campo finisce per riformarsi. Un po’ più in là. I migranti hanno altra scelta? Attualmente un richiedente asilo su due non ha accesso agli alloggi dei centri di accoglienza previsti dalla legge. Ieri, centinaia di persone non sono riuscite a “salire sugli autobus“. Altre sono tornate dopo che gli era stato detto di scendere dagli autobus un po’ più avanti, al semaforo rosso …

L’operazione compiuta ieri (17 novembre n.d.R.) al campo della Porte de Paris non ha niente di eccezionale, ma ancora una volta la comunicazione della Prefettura funziona e i media riportano la propaganda ufficiale che vorrebbe farne un piccolo evento, metà umanitario, metà relativo alla sicurezza pubblica.

Secondo i servizi della Prefettura, la responsabilità del fatto che non sia stato possibile “mettere in salvo” tutte le persone spetta alle associazioni che “avrebbero chiamato tante persone bisognose di alloggio“. Lo Stato, ancora una volta, cerca di giustificare la mancanza di soluzioni proposte per il ricollocamento e lascia indietro molti esiliati.

No, signor Prefetto, la colpa è sua e dello Stato. Lo Stato che decide consapevolmente di violare i diritti dei migranti, che rifiuta di registrare le loro domande di asilo e li lascia per strada senza alcuna protezione.

Ieri è stato lei a ordinare ai CRS (Corpi Repubblicani di Sicurezza n.d.t.) di caricare gli esiliati, chiedendo loro di disperdersi. Ma disperdersi dove? I video girati dagli attivisti presenti ieri sono angoscianti in quanto testimoniano una sistematica caccia all’uomo! Intimazioni a disperdersi rivolti a migranti che non hanno dove andare. Senza contare che quasi i tre quarti degli esiliati sul posto avevano già subito una o più espulsioni.

Questa politica di maltrattamento dei migranti, violenti e contro la legge, non è dovuta alla mancanza di fondi. La Francia ha ampie capacità, finanziarie e fondiarie, per rispettare i suoi impegni internazionali offrendo un tetto a chi ne ha bisogno. Questa politica non ha altro obiettivo che dissuadere gli esiliati dal restare in Francia e sollecitarli a proseguire per la loro strada.

Ogni giorno la situazione peggiora per questi uomini, donne e bambini che si ritrovano intrappolati nella trappola dell’esclusione e del disprezzo.

Denunciamo le politiche che organizzano questa non-accoglienza e le violenze della polizia che l’accompagnano.

Chiediamo ai collettivi, alle organizzazioni e alle associazioni di venire a esprimere la loro opposizione rendendosi nelle strade di Parigi, là dove si trovano gli esiliati che sono stati cacciati.

Alcuni video di ieri:
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