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Le cucine sociali di Atene come esperienza per il diritto alla città

Una tesi di Laurea triennale in Studi Internazionali di Giovanni Marenda

Photo credit: Khora, cucina sociale ad Atene

Università degli studi di Trento
Dipartimento di sociologia e ricerca sociale

Corso di Laurea triennale in Studi Internazionali

Anno accademico 2019/2020

Le cucine sociali di Atene come esperienze per il diritto alla città

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Abstract

Atene è un luogo particolare. E’ uno spazio urbano attraversato da molteplici crisi e trasformazioni. Due in particolare, quella economica e quella migratoria: infatti dal 2010 la città è messa in ginocchio dalla crisi economica e dalle politiche di austerità, e da qualche anno è diventata uno snodo fondamentale delle rotte migratorie, approdo successivo agli hotspot delle isole egee.

Per decine di migliaia di persone migranti Atene è come una prigione a cielo aperto, dove si è costretti a rimanere anni, mentre si escogitano modi per sopravvivere e per fuggire. Per tantissimi, giovani e meno giovani, è il luogo dello sfruttamento, dove si prendono 500 euro al mese per lavorare 8 ore al giorno, sempre se si trova un lavoro.

Ma dove c’è oppressione nascono sempre resistenze.

Così Atene è anche il luogo dell’agitazione sociale e politica, dei movimenti anti-austerity e delle migliaia occupazioni abitative.

Negli ultimi anni la solidarietà autorganizzata è stata la forza creatrice di incredibili esperienze mutualistiche e solidali nate dal basso nei quartieri della downtown. Tra disoccupati, lavoratori poveri, migranti, pensionati, studenti.

Ne sono un esempio le cucine sociali e popolari, che sono solo un esempio dei tanti spazi sociali che emergono nelle cicatrici urbane e sembrano tracciare la trama di una città liberata nella coesistenza solidale. Si prova in questo breve lavoro a gettare uno sguardo su queste esperienze, attraverso la lente del diritto alla città.

Questo concetto, teorizzato dal sociologo francese Henri Lefebvre 1 e recentemente riportato nel dibattito da David Harvey 2, disvela i meccanismi oppressivi della città capitalistica e traccia un’interessante prospettiva di lotta urbana, di autogestione e di democrazia.

Come si inseriscono questi spazi solidali ateniesi nell’orizzonte tracciato da Lefebvre e Harvey?

Quale potenziale impatto politico ha questa solidarietà nella città capitalistica contemporanea?
Questo è, essenzialmente, quello che mi sono chiesto.

– Leggi la tesi
Le cucine sociali di Atene come esperienza per il diritto alla città. Una tesi di Laurea triennale in Studi Internazionali di Giovanni Marenda

  1. Spazio e Politica. Il diritto alla città II, Ombre Corte (2018)
  2. Il capitalismo contro il diritto alla città, Con una intervista sulla “rivoluzione urbana”, Ombre Corte (2018)

Giovanni Marenda

Studente magistrale di Sociologia e Ricerca Sociale all'Università di Trento. Ho trascorso la maggior parte del 2020 ad Atene, in Grecia, impegnato nel lavoro di solidarietà. Sono un attivista del Collettivo Rotte Balcaniche Alto Vicentino, che promuove la libertà di movimento e supporta le persone migranti lungo le rotte balcaniche e sui confini italiani.