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Dl 130/2020: a che punto siamo? Al punto di partenza

Il Forum per Cambiare l'Ordine delle Cose scrive al Ministero sollecitando di risolvere le criticità

Da inizio 2021 il Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose in collaborazione con GREI250, Refugees Welcome Italia, Fondazione Migrantes, Rete EuropAsilo, ha attuato un monitoraggio in 16 città italiane (Reggio Calabria, Lecce, Brindisi, Bari, Foggia, Termoli, Napoli, Caserta, Roma, Firenze, Bologna, Ancona, Parma, Trieste, Bolzano) per capire cosa stesse succedendo dopo l’approvazione del DL 130, con il timore che una legge rimanesse solo carta.

Il Forum ha interrogato gli uffici immigrazione delle Questure locali, verificando le prassi adottate dalle Commissioni Territoriali competenti per territorio e le posizioni assunte dai Tribunali ordinari.

Il risultato denunciano le organizzazioni “è la certezza di una totale disapplicazione della legge e l’emersione di diverse gravi criticità procedurali“, con la conseguenza che “centinaia di migranti irregolari, richiedenti protezione o già titolari di protezione, che avevano subito le ripercussioni dei Decreti Sicurezza continuano a essere intrappolati in un pericoloso limbo giuridico e di irregolarità“.

Per fare luce su questa situazione il Forum ha scritto una lettera aperta al Ministro Lamorgese, ai sottosegretari agli Interni, ai capo dipartimenti della Pubblica sicurezza, per le Libertà Civili e l’immigrazione e al presidente della Commissione Nazionale Asilo auspicando nella realizzazione di un incontro formale in cui discutere e proporre soluzioni alle problematiche riscontrate.

Le associazioni rilevano non poche criticità, in particolare riguardano:

Istanza di rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale presentata direttamente al Questore, nonostante sia stata inserita questa modalità le Questure interrogate non sono state in grado di fornire indicazioni sulle concrete modalità di presentazione se non puramente interpretative e spesso difformi al dettato normativo, che rendono di fatto impossibile presentare le istanze.

Gestione casistiche pendenti, le Commissioni Territoriali non procedono in modo automatico nel richiedere agli istanti integrazione documentale e per quanto riguarda i rinnovi ad oggi le Questure e le Commissioni si rifiutano di acquisire la documentazione relativa ai nuovi requisiti per il riconoscimento della novellata protezione speciale.

Il Forum ha inoltre segnalato altre 2 gravi criticità procedurali che rappresentano un ostacolo insormontabile per l’accesso alla richiesta di protezione internazionale e speciale nonché ai relativi titoli di soggiorno.
«La prima riguarda l’istanza di accesso alla procedura di protezione internazionale, intrappolata nella richiesta da parte delle Questure della dimostrazione – non prevista dalla legge – della propria dimora abituale; la seconda si concentra nella gestione delle istanze di rilascio e di rinnovo dei permessi di soggiorno per protezione internazionale, in questo caso l’iscrizione anagrafica viene richiesta quale requisito fondamentale pena la definizione negativa della procedura, nonostante la legge non ne faccia menzione».

Le organizzazione auspicano «una approfondita analisi delle criticità riscontrate nel monitoraggio fatto nei primi mesi del 2021, anche vista la condizione di precarietà amministrativa se non di vera e propria irregolarità che colpisce migliaia di migranti, costretti in questo modo ai margini delle città e potenzialmente vittime della criminalità e dello sfruttamento lavorativo. Questo decreto legge, come lo era la sanatoria del 2020, era stato pensato per sanare questa incresciosa situazione umanitaria che tuttavia continua a non trovare una soluzione stabile e strutturale, come potrebbe essere una emersione permanente ad personam di chi vive e lavora in questo paese».

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