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Processo nave Gregoretti, una decisione che mette in crisi lo Stato di diritto

Il giudice assolve Salvini: al peggio non c’è fine!

Una decisione inquietante sul caso Gregoretti che mette in crisi lo Stato di diritto perché afferma che esiste un area di discrezionalità politica, esercitata in questo caso limitando la libertà personale per ottenere la redistribuzione in Europa, sottratta a qualsiasi controllo giurisdizionale.

A Catania, sul processo Gregoretti, con la complicità della Procura, questo tentativo sembra riuscito, ignorando così quello che afferma la Corte di Cassazione sulla differenza tra giudizio politico, rimesso al Parlamento e giudizio tecnico di competenza della magistratura. Il processo Gregoretti non può essere assimilato al processo Open Arms, perché la Gregoretti era una nave militare, territorio dello Stato, alla quale non poteva applicarsi il divieto di sbarco sulla base del decreto sicurezza bis n.53 del 2019. I naufraghi non potevano certo essere sbarcati a Malta o in Spagna.

Il trattenimento su quella nave era identico a quello che si sarebbe potuto verificare in una caserma di polizia italiana.

Come se oggi si fosse dichiarata la inapplicabilità dell’art. 13 della Costituzione italiana che stabilisce il principio di legalità e la riserva di giurisdizione in favore di tutte le persone private della libertà personale. Oggi tocca ai migranti ostaggio di una trattativa politica con l’Unione Europea, domani potrebbe toccare a qualsiasi cittadino italiano vittima di una “scelta politica” di un ministro dell’interno.

In merito al protrarsi del boicottaggio dei soccorsi in mare ed alla criminalizzazione delle Ong delle navi umanitarie facciamo appello a tutte le realtà solidali siciliane ed a livello europeo a potenziare il sostegno sociale all’apertura dei porti all’accoglienza delle e dei migranti, a impedire i respingimenti in Libia e Tunisia, a monitorare il processo Salvini/Open Arms a Palermo (prossima udienza il 15 settembre), affinché non si ripetano indebite limitazioni della libertà personale per finalità di trattativa politica e per odiose strumentalizzazioni elettorali .

Non in nostro nome, Noi vi accusiamo!