La guida è stata realizzata dall’avvocato Gennaro Santoro, dalla dottoressa Martina Avigliano e dalla giornalista Paula Baudet Vivanco. Gli autori ringraziano l’avv. Giulia Crescini e gli attivisti e le attiviste del movimento Italiani Senza Cittadinanza per la collaborazione.
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Contiene FAQ, risposte alle domande più frequenti, sulla procedura per l’ottenimento della cittadinanza italiana con focus su temi specifici (ad esempio i requisiti richiesti relativi ai redditi, alla residenza legale, alla convivenza) che rappresentano statisticamente i maggiori ostacoli per l’ottenimento della cittadinanza. Particolare attenzione è data ai minori e all’acquisto della cittadinanza per naturalizzazione. Sono inoltre presenti delle FAQ per comprendere il significato di alcuni provvedimenti dell’Amministrazione (ad esempio la differenza tra un preavviso di rigetto e un decreto di rigetto) per fornire strumenti di autodifesa nelle varie fasi della procedura. Sono infine presenti box con casi pratici che speriamo possano aiutare chi legge a comprendere meglio le FAQ. Per approfondimenti si rimanda ai profili di illegittimità costituzionale della legge sulla cittadinanza.
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Introduzione
L’acquisto della cittadinanza italiana è stabilito dalla legge 5 febbraio del 1992, n. 91. Una legge che sta per compiere trent’anni, caratterizzati da tanti mutamenti epocali. Una legge anacronistica a causa dell’impostazione di fondo che già in passato le aveva procurato la definizione di “legge a scoppio ritardato”, nata quindi già vecchia. Una legge dunque incapace, nel presente, di accompagnare gli 858mila alunni e alunne con passaporto straniero che crescono nelle scuole italiane e quel milione e 78mila di minorenni senza cittadinanza italiana iscritti nelle anagrafi comunali. Figli e figlie dell’Italia di oggi ai quali dobbiamo la modifica della legge sulla cittadinanza italiana, a partire dal prevedere per i minori cresciuti in Italia maggiori opportunità di acquisto della cittadinanza e, per tutti gli stranieri, una procedura con meno ostacoli e che si completi in termini più ragionevoli di quelli attuali. Ma in attesa di una riforma all’altezza del presente e del futuro del Paese abbiamo ascoltato la richiesta urgente degli Italiani non riconosciuti di uno strumento di autodifesa, con consigli utili per affrontare il lungo e tortuoso procedimento amministrativo di riconoscimento della cittadinanza italiana.