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La Diaconia Valdese denuncia le prassi illegittime delle Questure

Un monitoraggio che mette in luce diverse problematiche ancora oggi non risolte

Il Servizi Inclusione della Diaconia Valdese ha pubblicato un report sulle prassi riscontrate presso diverse Questure italiane (Torino, Milano, Bologna, Parma, Perugia, Imperia, Roma e Napoli) nei primi 6 mesi dell’anno, nell’ambito delle azioni di advocacy per i diritti dei richiedenti asilo lanciate dal Forum per cambiare l’ordine delle cose.
Il lavoro prende spunto dal sistema di monitoraggio delle prassi illegittime adottato da Servizi Inclusione a partire da dicembre 2018, sulla base del quale è stato pubblicato un primo report che metteva in luce le difficoltà affrontate dai richiedenti asilo nell’accesso ai servizi essenziali come l’iscrizione anagrafica, l’assistenza sanitaria e i servizi bancari. Grazia al sistema di monitoraggio è stato possibile individuare le principali criticità e condividere buone prassi per la loro risoluzione, raggiungendo l’obiettivo di superare buona parte delle problematiche che impedivano il pieno godimento dei diritti connessi alla condizione di richiedente asilo.

Le segnalazioni inserite del report riguardano tre ambiti.
– il riconoscimento della Protezione Speciale così come modificata dal D.L. 130/2020;
– le difficoltà relative alla presentazione delle domande di Protezione Internazionale;
– le prassi in materia di emissione/rinnovo dei permessi di soggiorno.

A ciò si aggiunge la problematica più generale e molto diffusa riguardante la difficoltà, da parte degli operatori, nel comunicare con le Questure di riferimento: molto spesso infatti le richieste di informazione (e in alcuni casi, quelle di appuntamento e accesso agli atti) non vengono prese in considerazione, devono essere reiterate o ricevono una risposta dopo un considerevole lasso di tempo.

Scarica il report (luglio 2021) [ clicca qui ]