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Tunisia – Sospensione del provvedimento impugnato: il Paese non è sicuro

Tribunale di Bologna, decreto del 7 settembre 2021

Fotografia di Yasmine Accardo - Madri tunisine a Lampedusa per richiedere "Verità e giustizia" per i familiari scomparsi

Il Tribunale di Bologna riconosce la sospensiva in favore di cittadino tunisino da poco arrivato in Italia. Il ricorrente tunisino, arrivato pochi mesi fa in Italia e che aveva subito manifestato volontà di richiedere la protezione internazionale, aveva ottenuto però un rigetto da parte della Commissione Territoriale competente per manifesta infondatezza, in quanto – secondo la CT – proveniente da Paese di origine sicuro.
All’esito dell’impugnazione del provvedimento, il Tribunale invece, in fase cautelare, ha accolto la richiesta di sospensiva in quanto non ha ritenuto, dall’esame delle più recenti ed accreditate COI, la Tunisia un Paese di origine sicuro.
Nel provvedimento di accoglimento viene, infatti, evidenziata l’attuale esistenza in Tunisia di una situazione di instabilità della situazione generale dal punto di vista della sicurezza sociale, che appare tutt’altro che tranquilla ed in continua evoluzione, considerando che, secondo le COI più recenti appunto, il presidente tunisino Saied ha congelato il parlamento e sciolto il governo, e che, quindi, in questo momento la situazione è molto tesa, con violente proteste scoppiate nella capitale e l’esercito dispiegato.

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Tribunale di Bologna, decreto del 7 settembre 2021

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