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Missing at the borders: un progetto per dare voce alle famiglie delle persone scomparse

On line due nuove testimonianze

Le vittime dei confini e dei muri che l’Europa innalza per ostacolare il diritto alla mobilità delle persone sancito dall’art. 13 della Dichiarazione universale dei diritti umani, non sono solo coloro che intraprendono il viaggio.

Vittime sono anche i loro parenti, che vivono l’angoscia per la scomparsa dei loro familiari o il lutto senza neanche il conforto di una degna sepoltura.

Famiglie che denunciano le politiche migratorie europee che, non concedendo la possibilità di un ingresso regolare, costringono le persone a rischiare la vita per arrivare in Europa. Famiglie che esigono dignità, verità e giustizia in merito alla sorte dei loro parenti!

Missing at the borders ha come obiettivo prioritario quello di raccogliere sempre più interviste video affinché le famiglie possano raccontare, in prima persona, le loro esperienze.
Qui troverete le loro storie.

Questo mese è stata pubblicata la testimonianza video della famiglia di Bilal Khalel (disperso dal 6 settembre 2012), migrante tunisino e Salim Benbekai (disperso dal 17 aprile 2007), migrante algerino.


Abbiamo bisogno di sapere con certezza cosa è successo ai nostri ragazzi.
Abbiamo il cuore spezzato

Dalila Abid

Abbiamo la certezza che la marina tunisina li ha arrestati.
Nessuno mi ha mai potuto dimostrare che mio figlio è morto!

Zahra Asri