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Muore Wissem Ben Abdellatif, un giovane di 26 anni trasferito all’ospedale dal CPR di Ponte Galeria

LasciateCIEntrare: “Un altro morto di CPR e dell’accordo Italia-Tunisia"

Una foto di Abdel Latif

La campagna LasciateCIEntrare denuncia l’ennesima morte legata alla detezione amministrativa in Italia. A Roma è morto in ospedale il 28 novembre un giovane tunisino di 26 anni, Wissem Ben Abdellatif, arrivato dal Centro di Permanenza Temporanea di Ponte Galeria . In queste ultime ore, precisa la campagna, si stanno raccogliendo ulteriori informazioni sull’esatta temporalità. Il ragazzo sarebbe stato portato nel reparto di psichiatria del San Camillo il 23 novembre e successivamente legato al letto per 3 giorni. Quindi sarebbe morto per “arresto cardiaco” il 28 novembre.

«Abdellatif – scrive la campagna per la chiusura dei CPR – era giunto in Italia a settembre e dopo un periodo di quarantena sulla nave della compagnia GNV, come oramai da prassi per chi proviene dalla Tunisia, non era riuscito a manifestare la volontà di richiedere protezione internazionale. Invece che essere accolto, era stato inviato in direttissima al CPR di Ponte Galeria».

Majdi Kerbai, deputato tunisino ed attivista, in contatto con Yasmine Accardo di LasciateCIEntrare, è stato avvisato dalla madre del ragazzo: “Ho solo le urla della madre al telefono“, ha detto all’attivista italiana.

LasciateCIEntrare si domanda chi risponderà al grido disperato della donna e spiegherà cosa è realmente successo all’interno del CPR. «Come è possibile che in meno di 3 mesi dall’arrivo sulle nostre coste un altro ragazzo trattenuto presso un centro italiano sia morto?».

Ma per fare luce su tutta questa vicenda occorre andare anche a prima del trattenimento. «Chi sono i funzionari che non hanno accettato la sua domanda di protezione internazionale? Perché si continua a non dare accoglienza? A non voler ascoltare le voci di chi è ingiustamente recluso nei CPR, a non voler vedere quello che accade nei CPR, a quanto viene denunciato dal Garante, dagli attivisti e dalle associazioni?», sottolinea la rete di attivisti.

«Abdellatif era solo un numero dentro le carte degli accordi tra Italia e Tunisia e dentro i cassetti ammuffiti e maleodoranti dell’Unione Europea.
Wissem aveva solo 26 anni. Wissem Ben Abdellatif ha trovato solo detenzione in un paese che ormai non lascia speranza a nessuno. Un paese che continua ad uccidere perché se non si muore di frontiera e di naufragi in mare, si muore di CPR.
Tutto questo non è solo inaccettabile, è l’orrore ormai normalizzato contro cui continuiamo a combattere. Chiediamo verità e giustizia e la chiusura di tutti i CPR», conclude la campagna ricordando la lunga striscia di morti che la detenzione amministrativa e i governi che la continuano a sostenere hanno sulla coscienza.

Stefano Bleggi

Coordinatore di  Melting Pot Europa dal 2015.
Mi sono occupato per oltre 15 anni soprattutto di minori stranieri non accompagnati, vittime di tratta e richiedenti asilo; sono un attivista, tra i fondatori di Libera La Parola, scuola di italiano e sportello di orientamento legale a Trento presso il Centro sociale Bruno, e sono membro dell'Assemblea antirazzista di Trento.
Per contatti: [email protected]