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Non pratiche, ma persone. L’infinita coda dei senza diritti

Martedì 28 dicembre presidio davanti alla Questura e alla Prefettura di Verona

Non pratiche, ma persone (Presidio a Verona)

Non pratiche ma persone.
L’infinita coda dei senza diritti.

Martedì 28 dicembre 2021
Presidio davanti alla Questura (dalle 8 alle 10) e alla Prefettura (dalle 11 alle 12)

Per chiedere una radicale inversione di rotta nelle politiche dell’accoglienza alle persone migranti.

Ogni mattina davanti alla Questura decine e decine di migranti restano in coda, per ore e con qualsiasi tempo, in attesa di poter svolgere le pratiche burocratiche per ottenere i documenti necessari alla loro permanenza in Italia. Spesso, tra l’altro, inutilmente, a causa della complessità della burocrazia e dell’atteggiamento rigido e poco disponibile di molti funzionari e operatori.

Ma questa triste realtà, che è sotto gli occhi di tutti, non è che l’emblema di quello che è l’approccio più generale delle istituzioni al fenomeno migratorio e all’accoglienza delle soggettività migranti.

Mancanza di volontà politica da cui derivano leggi, e relative interpretazioni, sempre restrittive, iter burocratici lunghi e complessi, disorganizzazione e carenza di personale addetto, scarsa collaborazione tra le istituzioni preposte (questura, prefettura, comune), atteggiamenti talora palesemente razzisti ed escludenti: questa è la quotidiana realtà con cui devono fare i conti migliaia di migranti, che spesso lavorano a Verona e qui vorrebbero stabilirsi. Una miscela tossica che genera negazione di diritti, frustrazione, umiliazione e, sempre più frequentemente, disperazione e disagio psichico.

Il 28 dicembre andremo a portare un bicchiere di tè caldo alle persone in coda davanti alla Questura, come segno di solidarietà umana, ma anche per denunciare questo stato di cose più complessivo. Chiederemo un incontro col Questore per sottoporgli una serie di richieste che se accolte potrebbero eliminare alcune criticità, rendendo la vita un po’ meno difficile a molt*.

Lo stesso faremo subito dopo con il Prefetto. E a breve non mancheremo di far sentire la nostra presenza e le nostre rivendicazioni anche al Comune di Verona, che di tutta questa situazione è pure responsabile.

Con queste azioni intendiamo provare a squarciare la cappa di silenzio e di indifferenza che grava sulla condizione di vita di queste soggettività “invisibili”, convinti che una larga parte della società civile veronese la ritenga, come noi, inaccettabile.

  • Laboratorio Autogestito Paratod@s
  • Osservatorio Migranti
  • Sportello diritti / Infospazio161
  • Mediterranea saving humans
  • Rifondazione comunista
  • Circolo Pink LGBTQE / Pink Refugees
  • CUB Verona
  • Assemblea 17 dicembre / Verona città aperta