La Corte d’Appello di Brescia ha riformato l’ordinanza del Tribunale di Brescia, riconoscendo lo status di rifugiato a cittadina nigeriana. La ricorrente soltanto nel grado di appello ha ammesso la falsità delle proprie dichiarazioni rese alla Commissione e anche al Giudice di prime cure, e su istanza del difensore, che con l’ausilio dell’Ente antritratta aveva raccolto le nuove dichiarazioni, è stata sentita dal Collegio che ha ritenuto il racconto della richiedente asilo coerente sia internamente che esternamente.
La Cda ha inoltre disposto la trasmissione degli atti dalla Procura della Repubblica perché ha ritenuto che la richiedente sia stata vittima dei delitti di cui agli art. 600 e 601 del codice penale.
Si ringrazia l’avv. Susanna Bologna per la segnalazione.
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