Il Tribunale di Roma afferma un importante riconoscimento della protezione speciale ad un cittadino rom khorakhanè di genitori bosniaci, nato e sempre vissuto a Roma.
Lo stesso ha una compagna italiana, diversi figli nati a Roma e nessun legame con la Bosnia. Alla luce del recente D.L. 130/2020 (decreto Lamorgese) applicabile al caso in esame, l’ordinanza valorizza particolarmente la vita privata e familiare del ricorrente ex art. 8 CEDU, in particolare il radicamento del nucleo familiare sul territorio e la presenza di figli minori nati e residenti in Italia. Il rimpatrio del ricorrente finirebbe così per disgregare il nucleo familiare.
Ancora, l’ordinanza sottolinea che i rom in Bosnia ed Erzegovina sono tuttora soggetti a comportamenti discriminatori, incompatibili con una vita dignitosa.
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Si ringrazia l’avv. Matteo Megna per la segnalazione e il commento.