Il Tribunale di Venezia accoglie il ricorso, e per effetto, accerta e dichiara il diritto del ricorrente, cittadino della Costa d’Avorio, alla protezione speciale di cui all’art. 19 d.lgs. 286/1998, in ragione dell’art. 32 co. 3 d.lgs.25/2008, nella formulazione da ultimo modificata dal d.l. 130/2020.
Infatti, il ricorrente documentava il proprio percorso di formazione lavorativa svolto in Italia, come tirocini professionalizzanti e corsi di formazione e successivamente, depositava il contratto di lavoro ed i redditi mensili netti percepiti, compresi tra 1.200,00 e 1.900,00.
Ad avviso del Collegio, la documentazione prodotta, oltre a suggerire una volontà di inserimento sociale, fornisce prova di un consolidato ed effettivo radicamento del richiedente nel territorio e di una sostanziale autonomia economica raggiunta in Italia. Pertanto, un eventuale rimpatrio del ricorrente si tradurrebbe in una violazione del suo diritto al rispetto della vita privata e familiare o comunque in una significativa ed effettiva compromissione dei suoi diritti fondamentali inviolabili.
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Sintesi redatta dalla Dott.ssa Yvonne Valerio. Caso dell’Avv. Chiara Pernechele con la collaborazione dell’Associazione Perilmondo onlus e la dott.ssa Noemi Galleani. Si ringraziano per la segnalazione.
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