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Il Papa, Draghi, Mattarella ed i missili di Minniti per un Mediterraneo di pace

Invitato a Firenze dagli organizzatori, l’ex ministro dell’interno, è ospite non gradito. Ma non è il solo

Foto tratta da Stampalibera.it

Tra il 23 ed il 27 febbraio 2022 a Firenze si intrecciano due manifestazioni fortemente legate tra loro, che porteranno nel capoluogo toscano il Papa, il capo dello Stato ed il presidente del Consiglio.

La prima dal titolo “Mediterraneo frontiera di pace” organizzata dalla CEI e sponsorizzata dal comune di Firenze e dalla Arcidiocesi, la seconda il “Florence Mediterranean Mayors’ Forum” coorganizzata sempre dal comune e dalla CEI (tra gli sponsor illustri figura anche l’Eni).

I tre elementi in comune alle due manifestazioni (il Mediterraneo, gli organizzatori e il luogo di svolgimento) fanno di queste due manifestazioni un unico grande evento.

Tra i relatori del forum dei sindaci del Mediterraneo spicca il nome di Marco Minniti, l’ex ministro dell’Interno tristemente noto per i vari pacchetti sicurezza, il memorandum con la Libia e la criminalizzazione delle ONG (solo per citare alcune sue discutibili iniziative), la cui presenza è stata subito condannata da una lunghissima lista di associazioni e singole persone (clicca qui per leggere l’appello e le firme).

Minniti tolti i panni istituzionali, veste quelli del presidente della fondazione Med Or, una fondazione nata per iniziativa di Leonardo spa che ha “l’obiettivo di promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”)“.

Questa presidenza gli vale la poltrona di relatore nell’ambito del forum dei sindaci.

Mediterraneo e Med Or connubio perfetto direbbe qualcuno, forse l’hanno pensato anche gli organizzatori del forum. Peccato che Minniti cambi poltrona ma non il vizio, infatti tra i “progetti di pace” della Med Or, c’è anche il protocollo di intesa che l’ex ministro ha firmato con l’azienda missilistica MBDA, ovvero il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa.
Nel 2020, MBDA ha realizzato ricavi per 3,6 miliardi di euro, ordini per 3,3 miliardi di euro, con un portafoglio di ordini di 16,6 miliardi di euro. MBDA è il leader europeo nel mercato dei missili (43% del market share). Con il 16% del mercato mondiale (dati 2020), MBDA occupa il terzo posto mondiale. 1

Nel sito di Med Or è possibile conoscere i progetti sottoscritti dalla fondazione. La foto di copertina ritrae Minniti con Lorenzo Mariani, consigliere delegato di MBDA Italia, mentre sorridenti sottoscrivonoun Protocollo di intesa per la promozione di attività di collaborazione, a partire soprattutto dall’alta formazione, uno dei maggiori settori di interesse per la Fondazione.
In particolare, sarà valutata nei prossimi mesi la possibilità di far svolgere stage presso le sedi e gli stabilimenti di MBDA in Italia a giovani provenienti dai paesi partner di Med-Or. Un’occasione di crescita e di formazione individuale in un settore di grande interesse e rilevanza strategica come quello in cui opera MBDA. L’importanza dell’accordo, primo di questo genere sottoscritto da Med-Or con una grande azienda del settore dell’aerospazio e difesa
”.

fonte: https://www.med-or.org/progetti/fondazione-med-or-e-mbda-italia-firmano-un-accordo-sulla-formazione

Chiaramente quelli costruiti da MBDA non sono i missili per esplorare e portare la pace sullo spazio, ma proprio quelli che ammazzano la gente comune, guarda caso uno dei soci più importanti di MDBA è la Leonardo, ovvero la sempre verde Finmeccanica con tutte le varie aziende e ramificazioni produttrici di armi, elicotteri, bombe e siluri, il cui azionista principale è il ministero dell’economia e delle finanze. Un ex ministro presidente di una fondazione che fa accordi con aziende partecipate da ministeri è quantomeno curioso.

Qualcuno potrebbe dire che comunque la Med Or ha fatto anche cose buone, altro che bonificare le paludi, ha addirittura donato cinquanta concentratori di ossigeno al Niger. Ma il cuore africano di Minniti anche in questo caso batte per altri motivi, lo spiega bene Antonio Mazzeo in un dettagliato articolo pubblicato su l’Inchiesta.

«Sensori e dispositivi elettronici per murare le frontiere dei deserti che frontiere mai hanno avuto e tribù di uomini-soldato per fare la guerra ai migranti e alle migrazioni in nome e per conto delle transnazionali energetiche e minerarie. Ecco in sintesi il Minniti-pensiero, in verità non del tutto nuovo, avendolo già elaborato e proposto per la Libia post-Gheddafi, quando era l’uomo guida del Viminale».

Armi, controllo, risorse e salute è un filo conduttore che lega anche un altro relatore del forum dei sindaci.

Arnon Afek, direttore dello Sheba General Hospital di Ramat Gan, ex direttore generale del Ministero per la Salute Pubblica di Israele, tra l’altro autore dello scritto “Israel–Gaza conflict” nel quale elenca tutte le colpe dei palestinesi nel conflitto contro Israele, facendo mostra degli ormai purtroppo celebri paradossi con i quali molti sionisti ribaltano la verità di quello che accade in Palestina. Lo stesso Arnon Afek fu tra quelli che testimoniò a favore delle truppe israeliane durante l’attacco alla pacifica Freedom Flotilla.

A chiudere il bel quadretto non poteva mancare il presidente della CEI Gualtiero Bassetti, il cui appoggio alle politiche di Minniti contro le ONG nel Mediterraneo fu decisivo per vincere le resistenze all’interno della chiesa al famoso “codice di condotta”.

A ben guardare questo desolante quanto ipocrita quadretto, torna in mente una frase di Don Gallo che è più che mai opportuna oggi:

“Fin tanto che la Chiesa usufruirà di benefici e privilegi dal potere statale, dal potere economico, non sarà mai al servizio della verità”.

  1. fonte Wikipedia, consultata il 22.02.2022

Danilo Burattini

Membro della redazione di Melting Pot Europa e dell'Ambasciata dei Diritti delle Marche.