Il caso riguarda un cittadino nigeriano accusato di aver prodotto una dichiarazione di ospitalità contraffatta al fine di presentare una domanda di protezione internazionale, il quale è stato prosciolto in sede di udienza preliminare in quanto nella normativa non è previsto l’obbligo di questa presentazione nonostante le prassi illegittime difformi di moltissime questure in Italia.
Una sentenza particolarmente interessante in quanto esistono diversi precedenti del giudice civile che impongono alle questure di ammettere alla procedura di asilo il cittadino straniero anche in assenza di tale dichiarazione, ma nessuna di carattere penale che giungesse ad affermare quanto sopra.
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Si ringrazia l’Avv. Cristiano Zannoni del Foro di Forlì-Cesena per la segnalazione.
