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Le prospettive del «sistema Dublino» alla luce del nuovo patto sulla migrazione e l’asilo

Tesi di laurea di Federico Zarrelli

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Le prospettive del «sistema Dublino» alla luce del nuovo patto sulla migrazione e l’asilo

Tesi di laurea in ordinamenti giuridici e gestione dei flussi migratori

Facoltà di scienze della politica e delle dinamiche psico-sociali
Corso di laurea magistrale in investigazione, criminalità e sicurezza internazionale
Università degli studi internazionali di Roma (UNINT)

di Federico Zarrelli (Anno Accademico 2020/21)

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Introduzione

Il presente documento si prefigge l’obiettivo di approfondire quello che è lo strumento costruito dall’Unione Europea per la governance del fenomeno dell’immigrazione all’interno del proprio “territorio”; trattasi di una tematica di primaria rilevanza che, nonostante negli ultimi due anni sia stata posta in secondo piano a causa della pandemia di COVID-19, per lungo tempo ha riempito le prime pagine dei giornali, animando tanto l’opinione pubblica quanto i dibattiti istituzionali (nazionali ed europei) e rivelandosi una vera e propria cartina al tornasole dei problemi “politici” che affliggono l’UE.

L’importanza di trattare un argomento di questo tipo non deriva solo dalla volontà di offrire dei chiarimenti in merito ad alcuni dei suoi aspetti più controversi e suscettibili di generare una grande confusione, ma anche dal desiderio di riportare al centro dell’attenzione una questione evidentemente problematica su cui vi è un’assoluta urgenza di intervento da parte dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri.

L’elaborato, aperto da un indispensabile glossario, è diviso in tre parti che, sulla base di una struttura che va dal generale al particolare, vogliono offrire un’attenta analisi del “Sistema Dublino”, ovvero la pietra angolare della piattaforma legislativa in materia migratoria e d’asilo istituita nell’ambito dell’Unione Europea, il c.d. “SECA” (Sistema Europeo Comune di Asilo).

In prima istanza bisognerà mettere il grandangolo al fine di restituire un’esaustiva cornice delle basi su cui poggia l’odierno sistema internazionale di protezione dei rifugiati. Ciò sarà fatto partendo con una ricostruzione, tanto giuridica quanto storica, della categoria del Rifugiato e del Diritto d’Asilo in quello che è stato definito “il Secolo dei Rifugiati1 per poi passare all’esame degli strumenti normativi e istituzionali che la comunità internazionale ha sviluppato per tentare di gestire nella miglior maniera possibile il fenomeno delle persone costrette a lasciare la propria terra di origine.

Il discorso circa l’Unione Europea verrà aperto solo in un secondo momento e, dopo la presentazione di una panoramica generale di questa (relativa alla sua storia, ai suoi trattati, ai risultati che ha conseguito e alle sfide che ha affrontato negli ultimi anni nonché alle sue istituzioni, sia attuali che passate, e al loro funzionamento), si focalizzerà sull’illustrazione del “complicato” rapporto tra l’UE e il fenomeno migratorio. Ripercorrendo le parti di ciascun trattato fondamentale dedicate in maniera specifica alla materia migratoria e d’asilo si arriverà ad approcciare il tema del SECA, di cui si vedrà il processo di costruzione, articolato in due fasi che vanno dal 2000 al 2013, e il progetto di riforma lanciato dalla Commissione nel 2016.

Il tutto sarà funzionale a comprendere il quadro nel quale si colloca il Regolamento Dublino III, che assieme al Regolamento Eurodac compone il Sistema Dublino. Di questo verrà proposta una overview a trecentosessanta gradi, attraverso un’indagine che toccherà prima i suoi capisaldi e meccanismi principali e poi i suoi punti critici più evidenti.

La rassegna delle criticità del Sistema Dublino ci consentirà poi di passare alla disamina dei suoi due tentativi di riforma: il c.d. “Dublino IV”, ovvero quelle tre proposte elaborate da Commissione Europea (all’interno del progetto di ristrutturazione dell’intero SECA), Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, oramai definitivamente arenato; e quello in atto al momento, costituito da una serie di documenti legislativi presenti nel Nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, l’ambizioso piano strategico pubblicato dalla Commissione Europea il 23 settembre 2020 per riformare ed integrare il Sistema Europeo Comune di Asilo dopo le difficoltà incontrate da quello del 2016.

In conclusione, si andrà brevemente a evidenziare quello che è lo stato dell’arte di questo nuovo “Patto” assieme all’esposizione di una serie di correttivi al Sistema Dublino che potrebbero, o forse dovrebbero, essere presi in considerazione dagli Stati membri e dalle istituzioni dell’Unione Europea.

  1. Cfr: Salvatici S., Senza casa e senza paese. Profughi europei nel secondo doopoguerra, Il Mulino, Bologna, 2008