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Illustrazione di Dan Archer tratta da Lost in Europe

L’emergenza dei minori stranieri non accompagnati scomparsi

Il lavoro di Lost in Europe tra giornalismo e attivismo digitale

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Ogni giorno quasi 17 minori stranieri non accompagnati scompaiono in Europa. È quanto emerge da un’indagine nata dalla collaborazione tra The Guardian e Lost in Europe 1, un collettivo di giornalismo transfrontaliero che si occupa specificamente del tema grazie al lavoro di un gruppo di giornalisti europei con competenze trasversali. La stima viene da un dato rilevante emerso dall’indagine 2: almeno 18 mila minori stranieri non accompagnati giunti in Europa sono scomparsi tra gennaio 2018 e dicembre 2020. L’indagine ha raccolto dati sui minori non accompagnati scomparsi da tutti i 27 paesi dell’UE, ma anche da Norvegia, Moldova, Svizzera. Considerando che alcuni paesi (Spagna, Belgio e Finlandia) hanno fornito dati fino a fine 2019, e che altri (Danimarca, Francia e Regno Unito) non li hanno forniti, questo numero potrebbe essere sottostimato.

Minori stranieri scomparsi: un’emergenza dell’Unione Europea

Registrati nei nostri sistemi informativi al momento dell’ingresso e dell’identificazione e inseriti nei canali dell’accoglienza, se ne perdono le tracce dopo pochi giorni dal loro arrivo, o anche dopo mesi. In molti casi gioca un ruolo determinante la loro doppia vita giuridica, la sottile linea tra legalità e illegalità su cui molti continuano a danzare anche una volta inseriti nei canali dell’accoglienza. La permanenza nell’illegalità ha varie ragioni: la ricerca di un appiglio economico immediato, il disorientamento dovuto a procedure di asilo e ricongiungimento familiare intollerabilmente lunghe, il bisogno di ripagare i debiti di viaggio. Un recente report di Save The Children 3 documenta l’area grigia a cui sono condannati molti minori, costretti o attratti nelle maglie della tratta anche dopo la fine del loro viaggio. «La rotta non finisce mai», ha dichiarato Abu, un ragazzo egiziano di diciassette anni accolto a Trieste da un anno. La rotta, quel filo che lega la casa di origine con l’Europa, chiede un riscatto salato; spesso lo si paga con il lavoro in nero in qualche propaggine della stessa piramide mafiosa che ha facilitato l’attraversamento dei confini. Si tratta di una fitta rete, potenziata dalla criminalizzazione dei migranti irregolari che le nostre politiche perpetuano con monitoraggi e respingimenti.

Le segnalazioni di scomparsa dovrebbero essere raccolte nel sistema di informazione Schengen (SIS), uno dei sistemi di informazione interoperabili da tutti gli stati membri dell’Unione Europea. Ma come riporta la Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) in un suo report 4, tali procedure non sono sempre rispettate. O meglio: quasi tutti gli stati membri mettono in atto delle elaborate procedure per trattare la scomparsa dei MSNA, simili a quelle valide per i bambini dell’Unione Europea, nel rispetto del superiore interesse del minore; le ragioni di questa emergenza sono da ricercare piuttosto «in una scarsa coordinazione tra gli organi competenti» (polizia, operatori dell’accoglienza, operatori sociali) al momento della scomparsa di un minore straniero e «nella mancanza di una pratica di cooperazione transfrontaliera che consenta di rintracciare un minore non accompagnato nel tragitto da un paese all’altro».

L’emergenza dei minori stranieri scomparsi era stata presa in carico dalla Commissione Europea, che nel 2020 aveva richiesto all’European Migration Network (ENM) una mappatura delle modalità di trattamento dei casi di scomparsa di MSNA negli stati membri. I risultati dell’indagine 5 confermano che attualmente non esiste in Europa una procedura uniforme. Ogni stato membro mette in atto un suo protocollo che può variare significativamente anche all’interno del singolo paese a seconda del grado di vulnerabilità del soggetto scomparso: la sua età, se è in grado di provvedere o meno a sé stesso, se abbia una procedura di richiesta di asilo in corso e così via. La prassi generale è di avviare le ricerche entro le 24 ore successive all’allontanamento dalla struttura di accoglienza; alcuni stati prevedono un periodo di alcune ore di “attesa” nel quale non viene messo in atto alcun provvedimento.

Il lavoro di Lost in Europe

I sistemi di informazioni europei sono strumenti potenzialmente utili per l’integrazione delle informazioni e la loro ricezione trasversale in tutti gli stati membri in caso di minori scomparsi. Negli ultimi anni questi sistemi si sono dotati di tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale e di altre funzioni estremamente avanzate; ma il loro potenziamento si rivela funzionale al monitoraggio e al controllo dei flussi migratori, non alla tutela dei casi vulnerabili.

Pertanto, la scomparsa dei minori stranieri non accompagnati è destinata a rimanere un’emergenza. Negli ultimi mesi, in collaborazione con la piattaforma di Whistleblowing GlobalLeaks del Centro Hermes 6 per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali, Lost in Europe ha elaborato una propria piattaforma di whistleblowing 7, che utilizza specificamente per la causa dei minori stranieri scomparsi. La piattaforma permette a chiunque di condividere informazioni sensibili o di fare una denuncia delicata in modo sicuro: facendo accesso al sito della piattaforma, è possibile rilasciare informazioni in forma completamente anonima e non tracciata premendo il tasto “Blow the Whistle” (letteralmente: “fischia”). La piattaforma si è rivelata fondamentale per il collettivo di giornalisti di Lost in Europe che indagano sulla scomparsa dei minori in Europa; dalle informazioni ricevute dalle fonti anonime, Lost in Europe ha avuto modo di ricavare che molti MSNA scomparsi dai canali dell’accoglienza, quando non lo erano già, diventano vittime di tratta.

  1. Visita il sito e le piattaforme social di Lost in Europe: Twitter; Instagram; Facebook; Linkedin
  2. Nearly 17 child migrants a day vanished in Europe since 2018”, The Guardian (aprile 2021)
  3. Piccoli Schiavi invisibili. Fuori dall’ombra: le vite sospese dei figli delle vittime di sfruttamento, Save the Children (luglio 2021)
  4. Missing Children: il fenomeno dei minori non accompagnati che si rendono irreperibili, Fondazione ISMU (luglio 2021)
  5. ENM, “How do EU member states treat cases of missing unaccompained minors?” (2020)
  6. Visita il sito del Centro Hermes
  7. Visita la piattaforma di Whistleblowing di Lost in Europe

Rossella Marvulli

Ho conseguito un master in comunicazione della scienza. Sono stata a lungo attivista e operatrice nelle realtà migratorie triestine. Su Melting Pot scrivo soprattutto di tecnologie biometriche di controllo delle migrazioni sui confini europei.