Il caso riguarda un cittadino senegalese che si recava presso la Questura di Cosenza, sezione Immigrazione, per formalizzare la propria domanda di reitera dell’istanza di protezione internazionale in quanto si erano manifestati dei nuovi motivi.
Nel corso degli accertamenti SDI emergeva che lo stesso non era in possesso chiaramente di permesso di soggiorno, e pertanto sulla base della sua posizione irregolare sul territorio italiano, veniva emesso dal Prefetto di Cosenza il decreto di espulsione amministrativo.
La Questura e la Prefettura non prendevano in considerazione che il cittadino senegalese aveva appena presentato la domanda di protezione internazionale reiterata.
Orbene, avverso il predetto decreto di espulsione veniva proposto regolare ricorso presso il Giudice di Pace compente di Cosenza.
Nel caso di specie infatti, al momento della proposizione del ricorso, la domanda reiterata presentata dal ricorrente era ancora al vaglio della competente Commissione Territoriale. Infatti, in ossequio all’orientamento della Suprema Corte di Cassazione al riguardo, in tal caso non possa procedersi all’espulsione, dovendo la domanda reiterata essere sottoposta al vaglio della competente Commissione Territoriale. Secondo la Corte infatti non può essere legittimamente emesso un provvedimento di espulsione in pendenza di una domanda reiterata di concessione della protezione, finché la Commissione non la esamini e decida sulla stessa (cff. Cass. Ordinanza n. l3284 del 18.5.2021; Cass. sentenza n. 2455 del 3.2.2021).
Alla luce di tutte le deduzioni formulate dal ricorrente, il Giudice di Pace ha accolto l’opposizione proposta dichiarando la nullità del decreto di espulsione emesso dei confronti del cittadino senegalese.
Si ringrazia l’Avv. Francesco Durso per la segnalazione e il commento.
