Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
Ph: Andrés Gutiérrez
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Criminalizzazione delle persone migranti nella Frontiera Sud

Tesi di laurea Triennale in Scienze politiche, relazioni internazionali e diritti umani

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Università degli studi di Padova
Dipartimento di scienze politiche, giuridiche e studi internazionali

Corso di laurea Triennale in Scienze politiche,
relazioni internazionali e diritti umani

Criminalizzazione delle persone migranti nella Frontiera Sud
Razzismo istituzionale e pratiche di confinamento

di Mattia Iannacone (Anno Accademico 2021/2022)

Introduzione

In questo lavoro di ricerca cercherò di mettere in luce le pratiche illegali e gli abusi di potere della polizia all’interno di quegli spazi definiti “di accoglienza”, di cui il governo spagnolo si serve per confinare le persone migranti nei pressi della frontiera. L’obiettivo del mio lavoro è quello di contrastare l’opera di insabbiamento tipica delle forze di polizia e del governo, messa in atto per mascherare le continue violazioni dell’apparato coercitivo dello Stato nei confronti delle persone migranti.

Il primo capitolo fornirà una contestualizzazione storica e giuridica dell’approccio securitario delle politiche migratorie dell’Unione Europea attraverso l’analisi del Global Approach to Migration and Mobility (GAMM), delle sue radici e delle sue conseguenze sulle biografie delle persone migranti. Si tratta del primo quadro politico di azione collettiva in materia di migrazioni adottato dagli stati europei nel 2005 e fornisce quelle che potrebbero essere intese come “linee guida” nella gestione del fenomeno migratorio. Nel corso di questo capitolo tenterò di dimostrare come questo progetto politico si basi sulla criminalizzazione delle persone migranti e sul loro confinamento, con l’obiettivo di salvaguardare gli interessi della UE, ovvero la difesa dei confini e lo sfruttamento delle persone migranti come forza produttiva per le economie europee.

Nel secondo capitolo restringerò il campo focale sulla situazione in Spagna, analizzando le strategie di confinamento messe in atto dal governo spagnolo e dalla polizia spagnola. 
Mi concentrerò in particolare sul tema della plasticità della detenzione, ovvero su come gli spazi di confinamento disposti dal governo – presentati come spazi di accoglienza, ma in realtà spazi di detenzione o non giuridicamente regolati – siano caratterizzati da temporaneità e reattività, al fine di meglio adattarsi ai movimenti migratori.

Parlerò altresì della complicità delle ONG che collaborano con il governo nella gestione di tali spazi, snaturandosi nella loro funzione umanitaria e finendo per rappresentare una pedina di cui il governo si serve per la costruzione di una retorica umanitaria che possa aiutare a mascherare l’azione coercitiva e repressiva esercitata sulle persone migranti.

Mattia Iannacone

Mi chiamo Mattia, vengo da Novara e mi sono laureato in scienze politiche a Padova. Ho avuto diverse esperienze in frontiera come attivista in Italia, Spagna e nei Balcani. Attualmente vivo a Bologna dove studio antropologia.