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L’Assemblea Antirazzista di Trento scende in piazza: «Nessuna persona va trattata come un pacco postale»

I 330 richiedenti asilo lasciati per strada hanno diritto all'accoglienza e non un trasferimento verso la Sardegna

Manifestazione in piazza Duomo dell'Assemblea Antirazzista Trento

Inaccettabile l’aut aut che è stato presentato ai richiedenti asilo ancora esclusi dal sistema di accoglienza provinciale: accettare il trasferimento verso dei Centri di Accoglienza Straordinaria genericamente ubicati in Sardegna oppure rimanere esclusi da qualunque assistenza.


Non è stata sufficiente la lettera sottoscritta da numerose associazioni e singoli cittadini e cittadine a sbloccare la situazione per gli oltre 330 richiedenti asilo esclusi in Trentino, in maniera illegittima, dalle misure di accoglienza che da mesi vivono e dormono per strada a Trento, sotto i ponti e ai margini della città. La lettera – lo sottolinea l’Assemblea Antirazzista di Trento – non ha ricevuto alcuna risposta “ufficiale” da Provincia e Commissariato del Governo.

«La risposta è stata data nei fatti e nel modo peggiore – denunciano gli attivisti e le attiviste -. Queste persone, molte da diverse mesi in Trentino, sono state poste di fronte all’alternativa tra l’accettare di trasferirsi in un CAS (Centro Accoglienza Straordinaria) in Sardegna o l’essere esclusi completamente dall’accoglienza. 

Un out out inaccettabile, di terribile gravità, imposto ad esseri umani stremati da mesi di violenze e maltrattamenti subiti nel duro percorso di attraversamento dei Balcani guidati dalla giusta e disperata ricerca di una vita dignitosa, diritto inalienabile di ogni persona. Una pratica che riduce centinaia di persone alla stregua  di merce da spostare da un posto all’altro, senza curarsi della loro umanità, della loro vita reale fatta di affetti, relazioni, possibilità di lavoro, condizioni di salute e progetti di vita.

Una scelta contraria a quanto anche altri soggetti istituzionali come la Chiesa trentina e gli imprenditori stessi hanno proposto. Tutti coloro che non accetteranno il forzato trasferimento in Sardegna saranno inevitabilmente costretti a vivere in strada e privati di qualunque forma di assistenza e tutela.

Di fronte a questa situazione l’assemblea antirazzista fa appello a tutta la cittadinanza e in particolare ai firmatari della lettera inviata la settimana scorsa, a mobilitarsi davanti al Commissariato del Governo per venerdì 2 dicembre alle 17 per chiedere: «una giusta e dignitosa accoglienza in Trentino per quanti vivono in strada e che hanno deciso di restare nel nostro territorio; rapidissimi chiarimenti in merito al numero e alla destinazione delle persone trasferite in Sardegna, vista l’opacità istituzionale con cui la decisione è stata posta in essere; effettiva rapida accoglienza e ripresa dell’accoglienza diffusa sul territorio e tra le diverse comunità della provincia come stava virtuosamente accadendo prima della sua nefasta cancellazione».