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Circa 1.000 donne, uomini e bambini in ostaggio della politica italiana dei «porti chiusi» solo per le ONG

Speciale Mediterraneo centrale

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Cresce la tensione tra il Governo e le Organizzazioni Non Governative impegnate nella ricerca e soccorso in mare. A quattro navi umanitarie (tre dinanzi al Porto di Catania ed una in acque internazionali), cariche di donne, uomini e moltissimi bambini, viene impedito di attraccare. Alcuni naufraghi sono in mare dal oltre 15 giorni e, con l’aggravarsi delle condizioni meteo-marine, è urgente farli sbarcare al più presto. Sono iniziate le operazioni di trasbordo dei più vulnerabili dalla Humanity 1 ma, nessuno sa con quali criteri verranno scelti, da chi ed in quanti sbarcheranno. 1.

In preda a forti raffiche di vento e mareggiate, ci sono 1.078 persone a bordo di 4 navi umanitarie. Dinanzi al Porto di Catania, sulla Geo Barents di Medici Senza Frontiere ci sono 572 persone, tra cui 66 minori (il più piccolo ha solo 11 mesi) e 3 donne incinte; sulla Humanity1 di SOS Humanity ci sono 179 persone; sulla Rise Above di Mission Lifeline International ci sono 95 persone di cui 34 minori, 8 neonati e 24 donne di cui 3 incinte. In acque internazionali, a bordo della Ocean Viking di SOS Mediterranee, ci sono altre 234 persone tra cui 40 minori non accompagnati.

Il neo Ministro degli Interni Piantedosi ha così decretato, nella conferenza stampa tenutasi il 4 novembre 2022: Noi sosteniamo che la questione dei migranti vada condivisa con i Paesi di bandiera delle navi umanitarie. Riteniamo che gli obblighi di assistenza spettino allo Stato di bandiera, visto che una nave è come se fosse un’isola di quello Stato di cui batte bandiera. Una delle navi ha effettuato una forzatura ed è entrata in acque territoriali italiane dirigendosi verso Catania. Lo ha fatto senza ottemperare alle richieste fatte dai canali diplomatici, cioè quello di dirci chi c’era a bordo, dove erano state tratte in salvo e quali erano le oggettive situazioni. Inoltre, non avevano informato le persone sulle opportunità che la normativa europea concede di chiedere asilo già sulla nave”. Ha poi aggiunto:“Le risposte non sono state all’altezza delle nostre aspettative. La Humanity 1 si sta dirigendo verso Catania. Abbiamo adottato un provvedimento interministeriale imponendo alla nave di restare in rada. Resterà in acque nazionali solo per il tempo necessario a controllare le emergenze delle persone in difficoltà, di cui ci prenderemo carico. Tutti gli altri invece dovranno essere riportati fuori dalle acque nazionali”.

Di contro, questa mattina, sono state autorizzate a sbarcare nel Porto di Augusta la nave Francois Deniau di Frontex con 88 persone e la petroliera Zagara con 59 persone e 2 corpi. Negli ultimi 6 giorni, oltre 6.000 nuovi arrivi autonomi tra Lampedusa e Crotone.

Con approccio decisamente differente si è espresso il Ministro della Solidarietà francese Jean Christophe Combe che, a seguito dei dinieghi di Italia e Malta, ha dichiarato: La Francia è pronta ad accogliere i 234 migranti a bordo di SOS Mediterranee. Si tratta di una questione di umanità. Personalmente penso che queste persone debbano essere accolte, che sia in Francia, Italia, Grecia o Spagna. Deve esserci un Porto in Europa che le possa ospitare, in modo che possiamo curarli, perché ci sono donne, ci sono bambini che sono malati, che si trovano in una situazione umanitaria terribile”.

Parrebbe, dunque, che le 1.078 persone messe in salvo dalle quattro navi umanitarie, siano le uniche a non meritare di toccare terra. All’attuale Governo Meloni non è ancora chiara l’irrilevante incidenza delle ONG sui flussi migratori del Mediterraneo centrale? Eppure i numeri sono chiari. Come è stato ampiamente documentato, anche dallo stesso Cruscotto del Ministero dell’Interno e nel Report di Novembre sul Mediterraneo centrale, il numero di persone che sbarca in Italia dalle navi umanitarie è una percentuale che non supera il 16% del totale degli arrivi.

Dunque, l’emergenza immigrazione nel nostro Paese non esiste! Oltre al fatto che, la maggior parte delle persone che arrivano sulle nostre coste fanno richiesta d’asilo in Francia e Germania. Quest’ultima, per esempio, accoglie il quadruplo dei richiedenti rispetto all’Italia. Quale è allora la logica politica che l’attuale Governo persegue?

  1. Nella notte tra il 5 e il 6 novembre delle 179 persone migranti, da 15 giorni a bordo della nave Humanity1, ne sono state fatte sbarcare 155. Si tratta di 100 minori, 3 donne di cui un bimbo di 7 mesi e persone c.d. vulnerabili. A bordo restano circa 30/40 persone provenienti da Bangladesh e Pakistan a cui non è stato consentito di scendere.
    Il governo ha deciso di respingere illegalmente le persone che “non possono entrare in territorio italiano”

Eleana Elefante

Giurista esperta in Advocacy & Communication dei Flussi Migratori del Mediterraneo Centrale.
Collabora con diverse NGO’s e Patners Europei nel Monitoraggio & Valutazione dei flussi migratori in linea con l’analisi geopolitica di aree geografiche quali il Nord - Africa ed il Medio-Oriente.