Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
Ph: Lighthouse Reports
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Colpi d’arma da fuoco esplosi al confine bulgaro-turco

Un'inchiesta giornalistica ne rivela le responsabilità


Il 3 ottobre scorso, Abdullah Mohammed, 19 anni, ha cercato di entrare in Bulgaria nella speranza di chiedere asilo. Il suo gruppo è stato respinto e alcuni di loro lanciano pietre contro il confine bulgaro per protesta. Risuona uno sparo, Abdullah cade a terra ferito da un colpo di arma da fuoco.

La Bulgaria afferma che le sue guardie di frontiera erano sul posto, ma negano di aver sparato. Analizzando i filmati e raccogliendo i racconti di testimoni oculari, l’inchiesta giornalistica di Lighthouse Reports e altri partner stabilisce che lo sparo proveniva dal punto esatto in cui si trovavano le guardie bulgare.

Pubblichiamo la traduzione della notizia riportata da Bordermonitoring Bulgaria che dal 2011 monitora il rispetto dei diritti sociali e umani dei rifugiati e di altri migranti vulnerabili nella regione di confine dell’Unione Europea, in particolare in Bulgaria.

Nella giornata del 3 ottobre 2022, un rifugiato siriano di 19 anni è stato colpito da colpi di arma da fuoco al confine bulgaro-turco, dopo che un gruppo di rifugiati è stato respinto dalla Bulgaria verso la Turchia. Il giovane ferito è stato successivamente portato in un ospedale in Turchia ed è fortunatamente sopravvissuto all’attacco.

La cronaca e il video della sparatoria sono stati pubblicati da un team investigativo di giornalisti. Giornalisti e attivisti di solito non hanno l’autorizzazione per accedere alle aree di confine.

Nel mese successivo all’incidente (precisamente il 7 novembre 2022) un poliziotto è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco sulla stessa linea di confine. E ancora, nel 2015 un rifugiato afghano era stato ucciso a colpi di arma da fuoco da un poliziotto di frontiera bulgaro.

La pressione ai confini tra Turchia e Bulgaria è di nuovo in aumento. Secondo le autorità bulgare, quest’anno sono stati più di 150.000 i tentativi registrati di entrare in Bulgaria partendo dalla Turchia. Negli ultimi mesi, diversi poliziotti e rifugiati sono inoltre stati coinvolti in un paio di incidenti mortali.