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Decreto flussi: chiarimenti su semplificazione e procedure per il rilascio del nulla osta

La nota dell’Ispettorato del Lavoro del 21 marzo 2023

Photo credit: Federico Tisa

Il 21 marzo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito con nota n. 2066 alcuni chiarimenti in merito alle novità introdotte con il DL 10 marzo 2023 n. 20, in particolare degli articoli relativi alla semplificazione delle procedure, alla capacità economica del datore di lavoro, alla verifica di congruità numero di richieste presentate, all’asseverazione e ai protocolli d’intesa tra il ministero del lavoro e politiche sociali e le organizzazioni dei datori di lavoro.

Il Decreto proposto strumentalmente a seguito della strage di Cutro, oltre a prevedere una riduzione dei diritti e delle tutele dei richiedenti asilo e dei diritti delle persone migranti, come ha sottolineato l’avv. Paolo Cognini in questa sua disamina, introduce altre misure che dovrebbero semplificare la programmazione dei flussi di ingresso in Italia per motivi di lavoro e dovrebbero velocizzare le procedure di rilascio del nulla osta al lavoro.

La novità principale rimane legata ad una mera indicazione per cui le quote massime di lavoratori non comunitari che possono entrare in Italia per motivi di lavoro verrà definita non più annualmente ma per il triennio 2023/2025. Il rinnovo della domanda non dovrà essere accompagnato dalla documentazione richiesta se la stessa è già stata regolarmente presentata in sede di prima istanza.

Viene poi consentito ai datori di lavoro che hanno presentato domanda di assegnazione dei lavoratori agricoli ma che non sono rientrati nelle quote, di ottenere con priorità, nei successivi decreti flussi del triennio, l’assegnazione dei lavoratori richiesti, senza necessità di ripresentare tutta la documentazione.

La nota fornisce, infine, altre precisazioni sul decreto flussi che vede con oggi l’inizio dell’inoltro delle domande.