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In presenza di contratto di convivenza il Comune non può negare l’iscrizione nel registro anagrafico

Tribunale di Pavia, decreto del 21 aprile 2023

Il Tribunale di Pavia, all’esito di un ricorso ex art. 700 cpc depositato per tutelare una cittadina brasiliana priva di permesso di soggiorno, riconosce il diritto di essere iscritta nel registro anagrafico del comune ove risiede il compagno italiano con il quale aveva stipulato un contratto di convivenza ai sensi della L. 76/2016.

La vicenda è di particolare rilevanza poiché il Comune adito non voleva procedere con l’iscrizione anagrafica, in assenza di un permesso di soggiorno della signora; il problema era che, nel mentre, la stessa Questura (cui nel frattempo la signora aveva richiesto un PdS per motivi familiari) non voleva rilasciare il permesso di soggiorno in assenza di iscrizione anagrafica della signora, e pertanto aveva emanato decreto di rigetto dell’istanza, con concreto rischio di espulsione della cittadina straniera (!).

La richiedente si era trovata pertanto in una sorta di “vuoto” normativo nel quale due Pubbliche Amministrazioni diverse (Comune da una parte e Questura dall’altra) avevano a richiedere una documentazione che solo l’altra poteva rilasciare.

L’impasse si è risolto solo attraverso il ricorso al Tribunale, ove il giudice rappresenta che per il Comune adito non vi è discrezionalità nel poter inserire o meno il familiare di cittadino UE nel registro anagrafico, e men che meno può rifiutare di farlo in assenza di un permesso di soggiorno, in quanto il titolo derivante dalla sottoscrizione del contratto di convivenza è esso stesso idoneo all’ottenimento della tutela richiesta.

Si ringrazia l’Avv. Ignazio Arangio di Milano per la segnalazione e il commento.

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