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Invertire la rotta. Mobilitazione nazionale contro la conversione in legge del DL Cutro

Martedì 18 aprile ore 14 a Roma in contemporanea alla discussione al Senato

Foto da DinanoPress

Il Decreto legge Cutro varato il 10 marzo 2023, pochi giorni dopo il naufragio del 26 febbraio per omissione di soccorso di Steccato di Cutro, rappresenta un nuovo tentativo del governo Meloni di togliere tutele ai richiedenti asilo e complessivamente diritti alle persone migranti. Per questo diverse organizzazioni 1, utilizzando l’hashtag #NONSIAMODACCORDO, esprimono grande preoccupazione e contrarietà ai contenuti, e promuovono una mobilitazione per martedì 18 aprile a Roma, alle 14 in piazza della Madonna di Loreto (vicino a Piazza Venezia), in contemporanea all’arrivo al Senato del testo per la sua conversione in legge (evento FB).

«Il decreto – scrivono le organizzazioni – non affronta in alcun modo le vere cause che in questi anni hanno portato alla morte in mare di migliaia di persone. Al contrario, prevede condizioni peggiorative della condizione giuridica degli stranieri che arrivano in Italia, con il sicuro effetto di aumentare situazioni di irregolarità ed esclusione anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale».

In particolare le organizzazioni contestano i provvedimenti che mirano a «smantellare la protezione speciale a tutela della vita privata e familiare dello straniero, che aveva in parte attutito i disastrosi effetti dell’abolizione della protezione umanitaria, a potenziare la rete dei Centri per il Rimpatrio, a ostacolare il diritto al ricorso dei richiedenti asilo che ottengono un diniego».

«Com’è possibile sostenere che queste misure preverranno il traffico di esseri umani?» si chiedono.

«Si tratta invece, con tutta evidenza, di interventi che renderanno sempre più difficile il soggiorno regolare e una positiva integrazione in Italia e che contribuiranno alla criminalizzazione delle persone migranti, a detrimento non solo loro, ma dell’intera collettività».

«Rifiutiamo la contrapposizione tra migranti regolari e irregolari – proseguono le organizzazioni – che emerge dalla scelta di inserire in questo testo provvedimenti inerenti al Decreto Flussi, senza rafforzare il sistema di asilo: se da tempo chiediamo a gran voce l’allargamento dei canali legali di ingresso, sappiamo bene che non possono essere queste misure a rispondere al bisogno di protezione internazionale. E chi in questi venti anni ha provato ad assumere in regola dei lavoratori stranieri sa che le misure previste sono del tutto insufficienti, perché l’unica possibilità per favorire incontro tra domanda e offerta di lavoro regolare sta nel scardinare del tutto il meccanismo previsto dalla Bossi Fini».

L’appello si conclude definendo come fondamentale invertire velocemente la rotta, iniziando così a promuovere politiche eque ed efficaci sull’immigrazione e sul diritto di asilo.

Partendo dall’opposizione a queste norme, chiedono un «percorso che chiede ingressi legali, corridoi umanitari, garanzia dell’accesso alla procedura di asilo e all’accoglienza, abbandono delle politiche di esternalizzazione e dei loro scellerati risultati, come l’accordo con la Libia, e salvaguardia delle vite in mare».

Concludono chiedendo al Parlamento di bocciare questo provvedimento, e al Governo di modificare radicalmente gli interventi messi in atto e quelli recentemente annunciati, del tutto inadatti a gestire una crisi nel Mediterraneo destinata a peggiorare senza provvedimenti adeguati della comunità internazionale: «Saremo in piazza per esprimere il nostro dissenso, ribadire le nostre proposte e chiedere un immediato cambiamento di rotta nelle scelte che riguardano l’immigrazione e il diritto d’asilo».

  1. Lista in aggiornamento:
    A Buon Diritto; ACAT Italia; ACLI; ActionAid; Amnesty International Italia; ARCI; ASGI; Centro Astalli; CGIL; CIES; CIR; Commissione Migranti e GPIC Missionari Comboniani Italia; CNCA; CoNNGI; Danish Refugees Council Italia; Emergency; Ero Straniero; Europasilo; Fondazione Migrantes; Forum per cambiare l’ordine delle cose; Medici del Mondo Italia; Movimento Italiani Senza Cittadinanza; Open Arms; Oxfam Italia; Refugees Welcome Italia; Sea Watch; Senza Confine; Società Italiana Medicina delle Migrazioni; UNIRE; MSF; Movimento Migranti e Rifugiati Caserta; Centro Sociale Ex Canapificio Caserta; Rete Castel Volturno; YaBasta! – Nova Koinè; SmallAxe… tutte le adesioni

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