Il CPR di Torino ha chiuso il 3 marzo scorso, gran parte degli spazi erano ormai resi inagibili dalle proteste e dalle rivolte dei detenuti avvenute nel mese di febbraio. E’ stata la prima volta, dalla sua apertura nel 1999, che il centro chiude, un momento importante nella lotta contro questi luoghi di privazione della libertà, di abusi e di violenze, “un lampo di luce in un orizzonte sempre più cupo“.
Nel distruggere la gabbia
Le rivolte al CPR di Torino sono un lampo di luce in un orizzonte sempre più cupo
Ora la Prefettura annuncia l’inizio dei lavori di ristrutturazione con la rassicurazione che «la struttura verrà migliorata».
«Sta a noi, da fuori, agire contro la riapertura per non rendere vana la forza di quella lotta», scrivono dalla pagina dello Sportello Il-legale, un servizio di consulenza legale gratuita per persone migranti al Centro sociale Gabrio di Torino.
«In un contesto in cui il razzismo sistemico è spudoratamente istituzionalizzato, è importante mettere in campo pratiche differenti che mirino ad un unico obbiettivo: Nessun CPR; Né qui, né altrove».
L’assemblea pubblica, aperta a tutte le realtà, collettivi, individualità sarà lunedì 22 Maggio alle ore 18.00 a Palazzo Nuovo.
Gli Stati generali sulla detenzione amministrativa
Una sintesi e i video della due giorni di riflessione multidisciplinare
“Sulla loro pelle”, l’inchiesta sui CPR che ha vinto il Premio Morrione
Un documentario di Marika Ikonomu, Alessandro Leone, Simone Manda