Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
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31 gennaio 2004: no one is illegal!

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Domenica 25 gennaio a Torino è stato “bucato” il muro di recinzione del centro di detenzione di Corso Brunelleschi di cui anche Medici Senza Frontiere chiedono l’immediata chiusura.

Dopo la violazione del perimetro del CPT di Via Mattei, il 30 gennaio nel quadro di una giornata più ampia di mobilitazione per i diritti, nel giorno dello sciopero degli autoferrotranviari, a Verona, Milano, Bologna, si sono svolte azioni congiunte contro i voli della deportazione per smascherare la vergogna di chi costruisce la fetta dei suoi profitti deportando migranti.
A Gradisca (Gorizia) è stata inaugurata la campagna di disobbedienza civile e sociale per impedire l’apertura di un CPT occupando il sito destinato ad ospitare il centro, bloccando i primi lavori e aprendo nel muro di cinta una breccia.
Oggi sono previste manifestazioni in Spagna [MalagaBarcellonaMadrid], Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Germania e Belgio. In Italia a Torino, Bologna, Roma, Caltanissetta e Crotone.
Globalradio e il Progetto Melting Pot Europa attraverso le frequenze satellitari e in internet di Globalradio trasmetteranno dagli studi di Padova, Roma, Malaga e Madrid.
No ai lager!
Chiudiamo i CPT!


Caltanissetta CPT Pian del Lago ore 11.30 – Il CPT si trova in provincia di Caltanissetta, in un luogo abbastanza isolato. Questo CPT è un centro di cui si parla pochissimo.
Molto spesso in questo centro vengono portati i migranti dopo tentativi di rivolta o fuga dagli altri centri. Proprio in questi giorni sta per essere reso funzionale un centro di smistamento e identificazione per i richiedenti asilo costruito all’interno del CPT. Il movimento siciliano nella giornata europea di mobilitazione contro i CPT e per i diritti dei migranti si è dato appuntamento davanti a questo centro chiedendo che una delegazione possa entrare in visita ma per il momento la richiesta non viene accettata. Nella corrispondenza anche un’intervista a Giovanni Analoro, un avvocato che mantiene i contatti con i migranti rinchiusi nel centro.

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    ore 15.20 – La delegazione che questa mattina aveva chiesto di poter visitare il CPT non è potuta entrare a causa di un circolare diramata dal Ministero degli Interni che impedisce l’ingresso di delegazioni nei CPT per la giornata di oggi. Non è stato consentita neppure la visita nel centro di identificazione per richiedenti asilo che si trova all’interno del centro. Alla fine sono stati fatti uscire i quattro “ospiti” somali al momento presenti nel centro, che solo dopo le pressioni dei manifestanti hanno ottenuto un permesso di soggiorno provvisorio.
    Nel pomeriggio è stato fissato un incontro con il sindaco di Caltanissetta.
    Nella corrispondenza anche un’intervista con Jasmail, uno dei ragazzi somali usciti dal centro

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    Crotone CPT Isola Capo Rizzuto – In Calabria i CPT sono due. Quello di Lamezia Terme, indicato nel recente rapporto di Medici Senza Frontiere sui CPT, come uno dei peggiori in Italia, e quello di Isola Capo Rizzuto inaugurato circa un mese fa dal sottosegretario all’Interno Mantovano. Sarà il CPT più grande d’Europa. Questa mattina una delegazione è entrata in visita al CPT mentre fuori dal centro disobbedienti, l’Osservatorio regionale sui CPT, associazioni, svolgevano un presidio. Nella delegazione il Senatore Nuccio Iovene e Elisabetta della Corte, disobbediente e ricercatrice all’Università della Calabria.

  • Scarica la conferenza stampa della delegazione dopo la visita nel CPT
    Un’intervista a Elisabetta Della Corte dopo la visita nel CPT

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    Gli obiettivi dell’Osservatorio regionale sui CPT in questa intervista con Enza

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    Torino – Il corteo di circa 5.000 persone si è mossa da P.zza Sabotino. Lo striscione d’apertuta firmato dal Tavolo Migranti del Social Forum recita “Per contare e non essere contati“. Moltissimi i migranti in corteo. Ingentissima la presenza delle forze dell’ordine e il CPT di Corso Brunelleschi è assolutamente blindato. Nonostante il prefetto abbia già annunciato che non saranno ammesse delegazioni i manifestanti sono determinati nel voler comunicare comunque con i migranti trattenuti nel centro.

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    ore 17.00 – Il Cpt di Corso Brunelleschi è blindato in seguito alle azioni avvenute nei giorni scorsi: una breccia sul muro per poter entrare in contatto e magari permettere la fuga dei migranti detenuti.
    “Oggi non le forze dell’ordine non permettono l’entrata di una delegazione del corteo. Si farà pressione sulla polizia che blinda il centro finchè non si riuscirà ad entrare”.
    La corrispondenza con Silvia di GlobalTV

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    ore 17.30 – Da un palazzo di fronte al CPT è stato steso un grande striscione con scritto “Libertà, dignità e diritti”, per mostrare anche ai prigionieri di questo vero e proprio lager la solidarietà concreta che arriva dai cittadini in corteo. Si continua a far pressione perchè una delegazione venga fatta entrare, per svelare anche quanto difficile sia comunicare con chi sta all’interno.

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    ore 17.50 – E’ appena uscita la senatrice dei Ds, unica persona che è riuscita ad entrare nel Cpt di Corso Brunelleschi. Si sta sciogliendo il corteo che ha manifestato oggi perchè avvenga al più presto lo smantellamento di questo centro.
    Silvia, tra le conclusioni, ci ricorda che “Domani a Porta Palazzo si riunirà assemblea delle reti che hanno praticato quest’anno la resistenza attiva e la disobbedienza alla Legge Bossi-Fini”.

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    Bologna – Migliaia di persone si stanno mobilitando a Bologna, parola d’ordine “disobbediere alla Bossi Fini senza se e senza ma”. Il corteo passerà davanti a Prefettura, Questura e Croce rossa che gestisce il centro di Via Mattei e recentemente balzata alla cronaca per lo scandalo dei barbiturici che venivano somministrati ai migranti all’interno del centro.
    Nella corrispondenza di Neva, della redazione del Progetto Melting Pot, anche un’intervista con Lorenzo dello Scalo Internazionale Migranti che ospita numerose comunità di immigrati, tra cui rumeni, e ribadisce la richiesta di chiusura immediata di tutti i CPT, da concretizzarsi con azioni dirette.

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    16.15 – L’Avvocato Anna Tonioni dà ai nostri microfoni una valutazione molto positiva della manifestazione a cui stanno partecipando anche migliaia di migranti. Chiudere i Cpt è solo il primo passo per l’allargamento dei diritti di cittadinanza ai cittadini immigrati.

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    17.15 – Più di 5000 persone sono in corteo a Bologna. Lungo Via Mazzini è stato scritto sotto la sede della CRI “Croce Rossa della Vergogna” dopo lo scandalo dei sedativi fatti assumere ai migranti dentro il cpt di via Mattei. Presenza notevole di cittadini del Nord-Africa e dell’Est Europa, provenienti anche dalle città del Veneto.

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    17.40 – La manifestazione è arrivata a Piazza Nettuno, dove è terminato il corteo composto da migliaia di persone, tra cui molte appartenenti alle comunità migranti.
    Sono stati sanzionati dal basso gli uffici della Croce Rossa e si è protestato anche sotto la Prefettura, perchè a Bologna come in nessun altro luogo non devono più esistere centri di detenzione. Le conclusioni di Neva, progetto Melting Pot.

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    Roma – Partirà da Piazza Esedra alle 17.00 la manifestazione per i diritti dei migranti che giungerà a Piazza SS. Apostoli attraversando i luoghi in cui si riuniscono le diverse comunità di immigrati della capitale. Un corteo caratterizzato dalla richiesta di rinnovo immediato di tutti i permessi di soggiorno, con una forte presenza dei richiedenti asilo. Laura ci racconta che già più di 3000 persone si stanno radunando, lo striscione d’apertura recita: “Libertà di movimento per tutti”. Action, l’Agenzia comunitaria diritti, porterà in corteo lo striscione con scritto “Prima di votare vogliamo abitare!”.
    La corrispondenza con Laura della redazione romana del Progetto Melting Pot

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    ore 18.10 – E’ iniziato nella capitale il partecipatissimo corteo per i diritti dei migranti. Durante il corteo c’è stata la prima azione di disobbedienza: “Alcuni uffici della questura sono stati sanzionati dal basso chiudendone il portone con del filo spinato simile a quello che circonda i cpt dove proprio i poliziotti di quegli uffici deportano i migranti.”

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    Francia
    Parigi ore 15.30 – Sono molte le città francesi interessate oggi dalle manifestazioni per i diritti dei migranti e contro i CPT. Dalla manifestazione parigina Rossella di Global Radio intervista Marisa del Coordinamento dei sans papiers che oggi con la rete No Border ha occupato il palazzo sede del Ministero degli Interni. La manifestazione attraverserà il centro della capitale, vi stanno partecipando alcune migliaia di persone.

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    Lille ore 18.00 – 250 persone hanno sfilato per chiedere la chiusura del centro di detenzione locale, che si trova isolato nei dintorni dell’aeroporto. Un’iniziativa che era in preparazione da diverso tempo e che ha soddisfatto gli attivisti della città.
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    Inghilterra
    Birmingham – Numerosi dimostranti si sono ritrovati oggi fuori dal centro di detenzione Lindholme Removal. Più di 2000 persone per una manifestazione rumorosa e colorata.

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    Oxford
    Anche a Oxford si è svolta una manifestazione per i diritti dei migranti davanti al centro di detenzione di Campsfield. Le iniziative, per chiederne la chiusura, davanti a questo centro sono frequenti e riscuotono molta attenzione dei media e della stampa locale. Durante le dimostrazioni spesso avvengono anche degli arresti.

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    Germania
    Da Francoforte Manuela ci racconta di iniziative nella giornata di lotta per i diritti dei migranti e contro i centri di detenzione. Azioni di occupazione di una chiesa con migranti e con attivisti dell’Assemblea nazionale per i diritti umani, per la richiesta di reali condizioni di cittadinanza nel territorio tedesco.

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    Spagna
    Madrid – In Spagna c’è una nuova legge sull’immigrazione molto restrittiva dei diritti dei migranti. Sono 5 i centri di detenzione presenti sul territorio spagnolo.
    Manifestazione colorata e partecipata soprattutto dagli immigrati.
    La corrispondenza con Marta/Radio Luther Blisset/GlobalradioMadrid

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    Malaga ore 18.35 – La cronaca dell’iniziativa in piazza proprio di fronte al cpt, l’unico dell’Andalusia. Tutti gli attivisti della zona si sono ritrovati davanti alle porte del centro per richiederne la chiusura. Ci sono stati interventi dei portavoce dei movimenti del sud della Spagna che si battono per la libertò di circolazione, e la giornata prosegue con concerti. Molto importante, secondo Pilar, la continuità delle attività di una rete che coordina il movimento europeo per i diritti dei migranti.

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    Affrofondimenti
    – Un quadro sulle manifestazioni europee nella corrispondenza con Enrica di GlobalRadio

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    Una mappa europea dei CPT
    Sotto processo!
    Centri di detenzione temporanea per migranti(CPT)
    Il CPT di Bologna va chiuso. Subito!
    Nuove ispezioni nei CPT
    A Crotone Mantovano taglia il nastro del nuovo “carcere”
    Rapporto sui CPT in Italia curato da Medici Senza Frontiere
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