Progetto Melting Pot Europa
Per la promozione dei diritti di cittadinanza

redazione@meltingpot.org

Dona ora!
English | Français | Español

#Lesvoscalling

Una campagna solidale per la libertà di movimento

SANS-PAPIERS

Home sans-papiers

Normativa

Archivio e guida legislativa
Guida legislativa
Testo Unico Immigrazione
Regolamento di attuazione
Normativa italiana
Normativa europea
Giurisprudenza italiana
Giurisprudenza europea
Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Consulta le schede

DIRITTI DI CITTADINANZA

Home cittadinanza
Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Approfondimenti
Comunicati stampa e appelli
Incontri informativi e formativi
Interviste
Notizie
Rapporti e dossier
Reportage e inchieste
Tesi di laurea, ricerche e studi
Traduzioni
Video
Immagini
Audio

Rubriche

Spazi di significati
Speciale Sanatoria 2020
Leggi Salvini
Campagna Lesvos calling
Around Europe
Questione asilo
Speciale CPR - CIE
A proposito di Accoglienza
Confini e frontiere
Il punto di vista dell’operatore
In mare
Papers
Speciale Hotspot
Un mondo, molti mondi
Radio Melting Pot
Voci dal Sud
Migrarte
Archivio delle Rubriche

Ricerca

Argomenti sans-papiers
Argomenti cittadinanze
Tag geografiche

Chi siamo

Il progetto
Sostienici
Assegnaci il tuo 5‰
Servizi
Formazione Melting Pot
Aiutaci a tradurre
Autori e traduttori
Avvocati
Collabora
Seguici
Contatti

Tweet di @MeltingPotEU
Home » Cittadinanze » Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Versione per la stampa

A San Ferdinando iniziano le attività nell’Hospital(ity) school

Terminata la fase di montaggio della struttura sono iniziati i primi corsi

Assegna il tuo 5‰ al Progetto Melting Pot!
di Matteo De Checchi

Mancava solo il giallo a colorare la zona industriale di San Ferdinando. Il colore di Hospital(ity) school svetta tra il blu delle tendopoli e il marrone delle baracche del vecchio insediamento dei braccianti che, negli ultimi mesi, a dispetto di proclami e promesse, si sta “mangiando” la terra che sta intorno e allargando sempre di più il suo confine, simbolo di sfruttamento e ancestrale radicamento all’idea che tanti e tante possano vivere in condizioni disumane nell’invisibilità generale.


Hospital(ity) school nasce nel marzo del 2017 dalla collaborazione di più realtà del Trentino Alto Adige: da una parte il Collettivo Mamadou di Bolzano, già presente da qualche anno all’interno della vecchia tendopoli di Rosarno, dall’altra il Collettivo di architetti Area 527 e Brave New Alps di Rovereto che si sono occupati della progettazione, costruzione e montaggio della struttura insieme a un gruppo di richiedenti asilo trentini che, nel tempo, sono diventati il cuore del progetto.
A fare da “collante” con la Calabria, la cooperativa SOS Rosarno che, oltre ad occuparsi del trasporto della struttura a San Ferdinando, ha inserito nel progetto una visione politica improntata al mutualismo e all’autorganizzazione.
Hospital(ity) così ha trovato, sin da principio, il suo sbocco naturale nella più ampia campagna Overthefortress.

Al centro di tutto un territorio, quello della Piana di Gioia Tauro, dove la raccolta delle arance, e degli agrumi in generale, è il grande capitale di una terra spesso maltratta e inquinata, percorsa da una ‘ndràngheta che, nell’ultimo periodo, sembra aver rialzato la testa ferocemente; un territorio dove migliaia di braccianti, per lo più africani, diventano il simbolo di uno sfruttamento organizzato che arricchisce pochi e marginalizza i tanti in una condizione di “abitare illegale”, come la definisce l’antropologo Andrea Staid, che ha il suo fulcro, in Calabria, nella zona industriale di San Ferdinando, tra vecchie e nuove tendopoli, ma che si sta pian piano “normalizzando” in insediamenti informali (baracche e tende) nella maggior parte delle città italiane [1].

Inserita all’esterno della nuova tendopoli di San Ferdinando, proprio per simboleggiare un’alternativa “esterna” appunto al vivere in tende o baracche, Hospital(ity) school sarà gestita da una serie di realtà del posto tra cui MEDU, Emergency e la CGIL della Piana diventando così una scuola, un punto legale e sanitario.

Hospital(ity) school, uno dei primi progetti di architettura meticcia e migrante, non si è avvalso di finanziamenti pubblici ma da più di 200 donazioni private; per progettare, costruire, assemblare, trasportare e finanziare la struttura sono servite circa 20 mila ore di lavoro grazie ai circa cento volontari e volontarie che, in un modo o nell’altro, hanno permesso la realizzazione di un progetto che, almeno inizialmente, sembrava impossibile.
E con immensa emozione, ieri, Hospital(ity) School ha preso vita con la prima lezione: tra un banco e l’altro, si respira aria di inarrestabile umanità e solidarietà.

Rassegna stampa:
- A San Ferdinando nasce “Hospitality School” primo progetto di architettura meticcia per bisogni primari dei migranti - tratto da manifest.
- A San Ferdinando c’è “Hospitality”, tratto da Corriere della Calabria
- Rovereto: un riparo di design, grazie anche ai profughi, tratto da l’Adige
- Solidarietà migrante, i richiedenti asilo trentini nel ghetto di Rosarno per allestire una scuola tra le baracche dei braccianti - tratto da il Dolomiti

* Nella galleria fotografica le fasi di montaggio.

Note

[1] Per una parziale mappatura di questi insediamenti informali si veda il rapporto Fuori Campo di Msf http://www.meltingpot.org/Fuori-campo-la-mappa-di-migranti-e-rifugiati-esclusi-dal.html

Vedi anche

  • Fragile Mosaico - Il viaggio della campagna Overthefortress in Libano
  • Il progetto "Filiere. Dietro l’etichetta"
  • Piana di Gioia Tauro: due settimane dopo il rogo mortale ancora condizioni di accoglienza e di sicurezza disastrose
  • Becky Moses, 26 anni. Carbonizzata da un diniego
  • Le azioni per l’autodeterminazione dei migranti stagionali di Nardò
  • #FragileMosaico - Beirut al voto tra territori, religione ed etnie
  • Già si vede l’orizzonte, a Rosarno si inaugura l’Hospital(ity) School
  • Salvini in visita al ghetto: la lettera di SOS Rosarno e la risposta dei maestri volontari della scuola d’italiano

Galleria fotografica

[ 11 aprile 2018 ]
Sostieni il Progetto Melting Pot Europa!
Dona almeno 1€ - Inserisci l'importo:
Photo credit LU.NA. Nadia Lucisano Ph

TAG

ARGOMENTI:
Agricoltura, Progetti e servizi, Solidarietà e attivismo
GEOTAG:
Calabria, Italia, Rosarno (RC)

Chi siamo

  • Il progetto
  • Sostienici
  • Assegnaci il tuo 5‰
  • Servizi
  • Formazione Melting Pot
  • Aiutaci a tradurre
  • Autori e traduttori
  • Avvocati
  • Collabora
  • Seguici
  • Contatti

Sans papier

Normativa

  • Archivio e guida legislativa
  • Guida legislativa
  • Testo Unico Immigrazione
  • Normativa italiana
  • Normativa europea
  • Giurisprudenza italiana
  • Giurisprudenza europea
  • Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Cittadinanze

  • Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
  • Around Europe
  • Approfondimenti
  • Comunicati stampa e appelli
  • Incontri informativi e formativi
  • Interviste
  • Notizie
  • Rapporti e dossier
  • Reportage e inchieste
  • Tesi di laurea, ricerche e studi
  • Traduzioni
  • Video
  • Immagini
  • Audio

Rubriche

  • Speciale Sanatoria 2020
  • Leggi Salvini
  • Campagna Lesvos calling
  • Around Europe
  • Questione asilo
  • Speciale CPR - CIE
  • A proposito di Accoglienza
  • Confini e frontiere
  • Il punto di vista dell’operatore
  • In mare
  • Papers
  • Speciale Hotspot
  • Un mondo, molti mondi
  • Radio Melting Pot
  • Voci dal Sud
  • Migrarte
  • Archivio delle Rubriche

Ricerca

  • Argomenti sans papiers
  • Argomenti cittadinanza
  • Tag geografiche

Social

facebook

twitter

telegram

youtube

rss

TELE RADIO CITY s.c.s.

Onlus
P.I. 00994500288
Iscr. Albo Soc. Coop.
n. A121522

CREDITS

web design HCE s.r.l.

2003-2021
creative commons

Cookies
Privacy Policy