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A cosa ha diritto una donna immigrata irregolare in stato di gravidanza?

Domanda: Vorrei sapere a cosa ha diritto una ragazza straniera incinta (priva del permesso di soggiorno ed in situazione non prevista dalla recente sanatoria perchè munita di visto
di ingresso datato luglio 2002) , con un compagno convivente italiano, padre del bambino atteso.

Risposta: la ragazza attualmente ha diritto di ottenere un permesso di soggiorno per motivi di salute, in base all’art. 19 del Testo Unico e all’art. 28 del Regolamento di Attuazione. Le donne in stato di gravidanza anche se in condizione irregolare (che dovrebbero essere espulse o che magari sono state già raggiunte da un provvedimento di espulsione) hanno diritto di ottenere il permesso di soggiorno. Il diritto viene attivato dimostrando lo stato di gravidanza (certificato medico) ed è valido per tutta la durata della gravidanza e per i successivi sei mesi dalla nascita del bambino.

Nel caso specifico la ragazza straniera convive con un cittadino italiano che sarà il padre del bimbo, e provvederà al riconoscimento della paternità al momento della nascita , riconoscimento che non è possibile fare prima della nascita. Nel momento in cui il padre riconoscerà il figlio come proprio, questi sarà a tutti gli effetti un cittadino italiano, ecco che siamo in una situazione che da pieno diritto di stabilizzare regolarmente la situazione in Italia. Infatti, sempre in base agli articoli sopra citati, si prevede che hanno diritto a soggiornare in Italia (comunque non possono essere espulsi) i cittadini stranieri che siano conviventi con il coniuge o con parenti entro il terzo grado di parentela, di cittadinanza italiana.

Nel caso specifico il figlio è parente di primo grado e quindi rientra pacificamente nella previsione della norma. Dopo la nascita e dopo il riconoscimento del padre si verificherà esattamente l’ipotesi della norma: cittadina straniera regolarmente soggiornante, convivente con cittadino italiano entro il primo grado (il figlio) ha diritto ad un permesso di soggiorno stabile per motivi di famiglia, valido per lavoro. Il pds potrà essere regolarmente rinnovato e, successivamente, potrà dare titolo al rilascio della carta di soggiorno.