Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

A fianco dei migranti contro le deportazioni e i CPT

Un appello alla mobilitazione urgente lanciato dalla Rete antirazzista siciliana

A fianco dei migranti, per la libertà e la dignità di tutte e tutti

Contro le deportazioni e contro i CPT

Consideriamo criminale la scelta del governo e del ministro Pisanu di deportare in Libia i cittadini stranieri sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa.

Mentre prosegue lo spettacolo indegno di centinaia d’esseri umani, alcuni dei quali palesemente sofferenti, tradotti ammanettati e scortati come pericolosi terroristi, sui cargo militari, un genocidio di stato si va consumando nel mar Mediterraneo, con l’ennesimo naufragio di un barcone al largo della Tunisia con un tragico bilancio di morti e dispersi.

Il governo, responsabile morale e materiale di questo massacro d’esseri umani incolpevoli, praticando una politica che vieta un accesso normale nel nostro paese, viola la sua stessa legge liberticida, la Bossi Fini, specie dopo gli emendamenti correttivi introdotti a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale.
Sono gravemente violate anche le convenzioni internazionali che tutelano il diritto d’asilo.
Le espulsioni di massa immediate e la traduzione forzosa non nei paesi di provenienza ma nei presunti paesi di partenza, anticipando, come nel caso della Libia, accordi non ancora in vigore (inizierà ad essere vigente dall’11 ottobre prossimo) impediscono le corrette procedure di cui ha diritto l’immigrato, quale un accertamento della nazionalità d’origine e la possibilità di far richiesta d’asilo. Le identificazione sommarie sulla nazionalità dei migranti sbarcati a Lampedusa vengono effettuate attraverso lo studio dei tratti somatici!
I governi della fortezza Europa tentano di spostare sul fronte sud, con la creazione di centri di detenzione in Africa, dopo quelli tunisini, quelli libici, il problema del contenimento e della repressione dei flussi migratori, agendo con la logica della disincentivazione preventiva a danno dei migranti, in fuga dalla morte, la miseria, guerre, malattie.

Il governo libico si sta rendendo complice di questa indegna politica antipopolare.
Senza la sua attiva complicità non si sarebbe mai potuto realizzare questa deportazione di massa, dall’esito finale oscuro per i migranti.

Non si può barattare la fine del barbaro embargo occidentale ai danni del popolo libico, che abbiamo condannato fermamente, con la vita e i destini di centinaia di migliaia di fratelli e sorelle migranti.

Peraltro il riarmo della Libia, voluto dal governo italiano in funzione antimmigrati, rischia di accelerare un processo di militarizzazione e di incentivare pericolose tensioni regionali, con rischi di nuovi conflitti e nuove guerre fratricide.

Noi siamo certi che il popolo libico è solidale e sta a fianco di chi si batte per i suoi diritti e con chi difende in tutto il mondo la libertà e la dignità di tutte e tutti.

Invitiamo tutte le realtà antirazziste italiane a mobilitarsi immediatamente intendendo come obbietivi sensibili della protesta le prefetture di ogni città, l’ambasciata libica, i consolati libici, inoltre chiediamo a chiunque sia in grado di raggiungere al più presto Lampedusa per sostenere gli uomini e le donne già presenti nell’isola per denunciare questa immane tragedia.

Rete antirazzista siciliana