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Frontera Sur

Almeno 34 morti nel barcone con a bordo 60 persone naufragato in acque marocchine

Jairo Vargas, Público - 2 ottobre 2018

Almeno 34 persone sono morte o scomparse a seguito del naufragio di un’imbarcazione rimasta alla deriva per oltre 24 ore, al largo delle coste del Marocco, con 60 persone a bordo, secondo quanto riportato questo martedì dalla ONG Caminando Fronteras.

L’attivista ed esperta di migrazioni Helena Maleno ha spiegato a Público che i sopravvissuti sono stati tratti in salvo dalla Marina Reale marocchina nel pomeriggio di lunedì. “Al momento sappiamo soltanto che ci sono 34 vittime, tra cui due bambini”, ha riportato la Maleno. Secondo la cooperante, i sopravvissuti non sarebbero ancora in grado di fornire ulteriori informazioni sulla tragedia poiché si trovano tuttora “in stato di shock”. Alcuni di loro sono ricoverati in un ospedale marocchino, dove stanno cercando di riprendersi dopo due giorni passati in mare a veder morire annegati i propri compagni.

La Marina marocchina ha riferito a Caminando Fronteras di aver attivato le ricerche del barcone già nella giornata di domenica dopo che, salpato nella notte di sabato, era rimasto alla deriva, imbarcando acqua, non lontano dalla costa del Marocco. La Maleno riferisce di aver ricevuto una chiamata di soccorso dal barcone intorno alle 5 di domenica mattina, sebbene i migranti avessero già allertato le autorità marocchine circa la propria situazione. A bordo c’erano 60 persone di origine sub-sahariana, tra esse 20 donne e 3 bambini.

L’ultimo contatto che la Maleno è riuscita a stabilire con l’imbarcazione è stato verso le 17 di domenica quando, dopo 12 lunghe ore di attesa, i migranti già parlavano di “oltre 10 morti” e continuavano a non avere notizie dai servizi di soccorso marocchini.

La cooperante spagnola, residente a Tangeri (Marocco), ha ricevuto intorno alle 5 del mattino di domenica una richiesta di soccorso da parte degli stessi migranti, che avevano precedentemente informato le autorità marocchine circa la propria situazione. Tuttavia, sottolinea la Maleno, per ore non si è avuta alcuna notizia dei servizi di salvataggio marocchini.

Un portavoce di Salvamento Marítimo, agenzia dipendente dal Ministero dello Sviluppo spagnolo, ha assicurato a Público che, dal momento in cui domenica hanno ricevuto l’allarme da Caminando Fronteras, hanno contattato “diverse volte” le autorità marocchine. “Abbiamo offerto collaborazione e coordinamento per la ricerca e il soccorso di questa imbarcazione in acque marocchine, ma non abbiamo ottenuto risposta. Anche nella giornata di lunedì abbiamo più volte sollecitato la situazione, ma il Marocco non ci ha comunicato nulla”, aggiunge.

L’ultima volta che ho parlato con loro erano disperati perché nessuno arrivava a salvarli, e mi hanno detto che vari compagni erano già morti”, afferma la Maleno. “Abbiamo trascorso più di un giorno intero senza aver notizia di loro. Ieri avevano già passato più di 12 ore a chiedere e aspettare un soccorso, vedendo i propri compagni morire lentamente dinanzi ai propri occhi”, dice.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, dipendente dalle Nazioni Unite, dall’inizio del 2018 oltre 360 persone hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa dal Marocco o dall’Algeria, in quella che è conosciuta come la rotta del Mediterraneo occidentale. Più del doppio rispetto ai morti dello stesso periodo del 2017, quando risultavano morti o scomparsi 145 migranti. Lo scorso anno, sempre secondo questa Agenzia, 224 migranti hanno perso la vita cercando di attraversare la Frontera Sur spagnola.