Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Ancora bloccati tra confini chiusi e violenza ma la solidarietà non diminuisce

Are you Syrious?, news al 25 luglio 2016

Iraq

Nuovi attacchi a Baghdad
La violenza stringe la sua morsa su Baghdad, secondo segnalazione un nuovo attacco ha provocato 21 vittime tra donne, uomini e bambini. Il bilancio delle vittime è destinato a salire a causa della grave natura delle lesioni riportate dai feriti. Tutto ciò è avvenuto appena un giorno dopo una attacco bomba suicida. Sincere condoglianze alle famiglie e ai cari dei deceduti.

Siria

Continuano i bombardamenti ad Aleppo
I bombardamenti in Siria continuano sempre con lo stesso incessante ritmo. Due attacchi hanno avuto luogo nel giro di 24 ore durante un raid notturno nel quartiere di Al-Shaar, Aleppo, domenica scorsa. Due ospedali di fortuna e una banca del sangue sono stati colpiti. Questi ospedali garantiscono cure medich urgenti a più di 200.000 civili.
Aleppo. Getty images

Grecia

Leggero aumento negli arrivi durante il weekend
338 persone sono arrivate nelle isole greche dalla Turchia in soli due giorni, dal 23 al 25. Questo porta il numero totale di persone bloccate all’interno dei confini greci a 57.498.

Nuovo spazio occupato solidale e centro di socialità a Salonicco

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Non è tutto così sconfortante: ci sono sacche di resistenza, fatte di genuina solidarietà e volontà di fare qualcosa al riguardo. Oltre 100 persone (rifugiati ed attivisti) hanno occupato una palazzina e la stanno ora usando come spazio solidale e progetto abitativo per rifugiati a Karoulou Diehl 34, nel centro di Salonicco. Stanno richiedendo più persone per mostrare solidarietà. Mandiamo loro un messaggio di sostegno, speranza e solidarietà! Seguiteli tramite la loro pagina FB

Appello a volontari in due campi

Se vi state dirigendo verso la Grecia, ci sono luoghi che chiedono una mano. Uno è Lagadikia, campo di Voyiatzoglou. C’è un gruppo di 10 volontari indipendenti che sono allaricerca di aiuto di più volontari che si uniscano a loro. Organizzano lezioni di inglese (divise in 4 livelli) per adolescenti e donne al mattino/tardo pomeriggio (11.00-14-00). Il pomeriggio (17.00 – 21.00) è dedicato ad attività per minori non accompagnati. Questo gruppo di volontari consiglia il possesso di una macchina per raggiungere il campo (map: http://bit.ly/2a59PaP) ed essere in grado di unirsi ai loro progetti per un minimo di 10 giorni. E’ anche richiesta una conoscenza minima dell’inglese per le lezioni. Coloro avessero voglia e possono, contattino Ines: +34647116488 (Whatsapp).
L’altro posto è il campo di Nea Kavala camp, dove si è aperto un nuovo spazio per donne. We Are Here  –  Community Centre chiede volontarie donne con esperienza per raggiungere il posto e permettere al progetto di restare in vita. Non esitate a contattarli sulla loro pagina FB (facebook.com/WeAreHereCentre/)
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Serbia

Nessun parco per i rifugiati a Belgrado
Le autorità di Belgrado hanno deciso che i parchi cittadini non sono utilizzabili da tutte le persone allo stesso modo. Oggi hanno incominciato a “ri-pulire” il cosidetto “Afghan park”, buttando fuori i rifugiati. Noi, così come coloro che lavorano nel e intorno al parco, condanniamo la decisione di negare l’accesso ai parchi cittadini alle persone che vogliono ed hanno bisogno di starci.
Afghan park, Belgrado

150 persone arrivate a Preševo e 21 persone sono state respinte

Questa notizia arriva mentre l’Ungheria sta respingendo gente e ancor di più ne sta arrivando attraverso il confine meridionale ed orientale serbo. Nel weekend più di 150 persone sono arrivate al campo di Preševo, 68 delle quali sono bambini e 35 donne. Molti di loro sono afghani mentre altri arrivano da Iraq, Siria, Pakistan, Iran, Palestina, Algeria e Mauritania. Queste persone stanno arrivando dalla Grecia perciò il 90% di loro non ha documenti macedoni. Sembra che la Serbia non stia prontamente accettando tutti i richiedenti asilo a Preševo. Venerdì 21 le persone arrivate vicino all’ingresso del campo sono state respinte dalla polizia verso la Macedonia.
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Condizioni di vita delle persone in peggioramento a causa di chiusura dei confini e scioperi della fame

La situazione sul confine ungherese è in costante peggioramento poiché chi ha aderito a uno sciopero della fame sembra soffrire sempre più, fino a debolezza e svenimenti. Si rivolgono a tutti i governi europei dichiarando che la loro situazione non è esclusiva colpa di Serbia ed Ungheria. Temiamo che in gran parte dei casi non vi sia risposta da chi è detiene il potere mentre le persone soffrono e muoiono.
Horgoš. Photo Miodrag Sovilj

Aiuto per costruire un nuovo centro d’apprendimento vicino Kelebija

Dall’altro lato della storia di Subotica, al confine che attraversa Kelebija, iHO programma di costruire un centro d’apprendimento (KLC) e un rifugio per prendersi cura di più di 70 bambini laggiù. “Il progetto di questa infrastruttura vedrà presto la luce grazie al finanziamento ed al sostegno del The Timber project. KLC sarà uno dei 2 grandi rifugi dove approssimativamente 150 persone potranno sostare e passare le loro giornate in un posto che potrebbero eventualmente considerare la loro casa dolce casa. Il piano include 2 rifugi: uno per uomini e un altro per donne con bambini dove terremo attività educative e ricreative”.
I lavori inizieranno giovedì e se potete, sostenete questo progetto con una donazione all’organizzazione “Ja sam covek” RS35265100000016247454 (IBAN); RZBSRSBG (BIC), Raiffeisen bank AD
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Italia

Il Baobab ha bisogno di donazioni
La comunità del Baobab di Roma lancia l’appello per la donazioni di forniture. Hanno bisogno di cibo in scatola e indumenti di piccola taglia estivi e scarpe per uomo. Le donazioni possono essere consegnate ogni giorno fra le 8.30 e le 21.00 in Via Cupa. Inoltre, i nostri amici hanno incominciato una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi per il Baobab, perciò li potete aiutare anche a distanza. Ecco dove fare una donazione http://bit.ly/2atsWPr

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Minori non accompagnati alle prese con la mafia in Italia

Il Guardian ha riportato che molti bambini rifugiati sono scomparsi e caduti in mani di bande di trafficanti di organi umani in Sicilia. Questa terribile scoperta dimostra soltanto che le richieste di protezione delle categorie più vulnerabili ha fallito. Ma deve anche servire come avvertimento ai volontari diretti, o già al lavoro, nel sud Italia.

Germania

Attacchi in Baviera. Speriamo in una veloce ripresa dei feriti e chiediamo a chi ha potere di non rispondere alla violenza con la violenza

Un uomo siriano si è suicidato ferendo 15 persone dopo una “esplosione programmata” fuori da un festival di musica nella città tedesca di Ansbach. Il 27enne ha azionato il detonatore di un dispositivo esplosivo in un bar al centro di Ansbach, domenica sera- tre dei feriti sono in gravi condizioni. E’ stato riportato che l’uomo aveva già tentato di suicidarsi in passato due volte, ma anche che avrebbe potuto avere legami con l’ISIS. Il gruppo radicale sembra aver rivendicato l’atto, ma le circostanze non sono ancora chiare ad oggi.
Non possiamo parlare direttamente delle ragioni, ma è noto che all’uomo era stato negato l’asilo politico e doveva essere respinto in Bulgaria. Una cosa è sicura: questo è stato un atto di disperazione e malattia mentale come qualsiasi altro di questo tipo. Speriamo in una veloce guarigione dei feriti, ma chiediamo anche ai mezzi d’informazione di limitare l’apparizione di discorsi di odio e fabbricazione di storie false, come diversi protagonisti della politica stanno provando ad affermare che le politiche tedesche di accoglienza sono da accusare nel senso che sono troppo disponibili ad accettare coloro che la cercano. Speriamo che la brutalità di questo atto di violenza non produrrà ulteriore violenza sotto forma di odio, razzismo, chiusura dei confini e bombe.

UK

I Consigli del Regno Unito divisi riguardo lo schema dei ricollocamenti

La battaglia sul ricollocamento dei rifugiati in Gran Bretagna continua. Il consiglio di Norfolk County aveva approvato lo scorso anno di accettare rifugiati come parte di un impegno governativo a ricollocare 20000 in fuga da guerre civili – da domiciliare a Norwich e Broadland. Ma il piano rischia di cadere a pezzi. Westminster è disposto a pagare 1 milione di sterline per le spese di ricollocamento, lasciando scoperti altre 400.000 sterline necessarie. Oggi in un incontro del Consiglio plenario di Norfolk County, i consiglieri hanno deciso di continuare ad offrire il proprio paese come luogo d’accoglienza e di non abbandonare il programma governativo.
Prova che il movimento di solidarietà è evidentemente ancora vivo e funziona: prima del meeting i sostenitori della campagna di accoglienza si sono raccolti fuori la sala consiliare chiedendo a Norfolk di accogliere i rifugiati
Suffolk, dall’altro lato, ha invece acconsentito ad accogliere 200 siriani nei prossimi cinque anni. Il Consiglio cittadino di Cambridge ha deciso di ospitare 50 rifugiati siriani, di cui i primi sono arrivati già a dicembre dell’anno scorso. Maggiori info al link http://bit.ly/2a1vgcc

Gli Inglesi consegnano aiuti per la Siria
La Gran Bretagna ha organizzato la consegna di aiuti oltre confine insieme a UK Action for Refugees e con United to Assist Refugees UK e One Nation (un’altra ONG britannica): hanno così consegnato un carico di farina in Siria, che sfamerà 3000 persone.