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dal Messaggero Veneto del 20 ottore 2007

Ancora una rivolta al Cpt in 5 riescono a fuggire

Gradisca. In precedenza un gruppo era salito sul tetto. Lanciati lacrimogeni

Nuova rivolta e nuova fuga, ieri sera, al Cpt di Gradisca, dove dopo mezz’ora ad alta tensione 5 immigrati clandestini sono riusciti a superare il servizio di sicurezza e a dileguarsi nelle campagne limitrofe. Subito ripreso, invece, un quarto immigrato che, riuscito a scavalcare le recinzioni del Cpt, è stato intercettato dalle forze dell’ordine all’interno dell’ex caserma “Ugo Polonio” (una cui sezione ospita il Cpt e il Cpa), mentre cercava di nascondersi all’interno di una delle centrali per il trattamento dell’aria del centro.
I primi momenti di tensione si sono registrati subito dopo le 19, quando una cinquantina di ospiti ha inscenato la protesta scagliandosi contro le inferriate e cercando di forzare le paratie di contenimento del reparto notte del Cpt.
Una trentina di loro, stando alle testimonianze dei passanti, è quindi riuscita a salire sui tetti della struttura cercando una via di fuga.
Inutili gli inviti da parte delle forze dell’ordine volti a far desistere i protagonisti dell’agitazione dal loro tentativo, tanto che di fronte al crescente clima di agitazione gli agenti impegnati nel servizio di vigilanza, tuttavia sempre rimasti al di fruori del Cpt (evitando così un contatto diretto con i rivoltosi), hanno lanciato alcuni lacrimogeni per alleggerire la tensione e dissuadere gli immigrati dal proseguire la protesta.
Agitazione alla quale hanno assistito dall’esterno della struttura anche una ventina di immigrati ospiti del centro di prima accoglienza (ricavato riconvertendo a Cpa un’ala del “vecchio” Cpt) che, in quanto richiedenti asilo, godono della licenza di uscita dal centro dalle 8 alle 20.
Nelle campagne limitrofe, nel frattempo, diverse le volanti di Polizia e Carabinieri impegnate nella ricerca dei cinque fuggitivi (le nazionalità dichiarate dagli stessi clandestini al momento dell’ingresso nel Cpt sono palestinese, iraniana e irachena) che, fino alla tarda serata di ieri, non avevano comunque dato esito.
Dopo l’utilizzo dei lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine nel centro immigrati di via Udine la situazione è rientrata entro i livelli di guardia già verso le 21.
Con quello di ieri sono saliti a 5 i tentativi di fuga dal Cpt andati a buon fine dallo scorso 30 agosto, data della prima fuga di gruppo registrata nella struttura isontina.
Marco Ceci


«Vietate gli alcolici agli immigrati»

«La situazione a Gradisca sta progressivamente degenerando a causa degli ospiti del Cpa. Niente di male, sia chiaro, che siano liberi di circolare sul territorio, ma ultimamente la gente è fortemente preoccupata, molti hanno paura e questo alla luce delle condizioni in cui queste persone circolano per Gradisca: praticamente ubriache».
A lanciare l’allarme, facendosi carico di riferire pubblicamente le lamentele e le preoccupazioni di diversi cittadini, è il coordinatore gradiscano di Forza Italia, Paolo Tondi, che sulla situazione richiede un intervento diretto e deciso da parte del sindaco, Franco Tommasini, suggerendo anche l’applicazione di un divieto di vendita degli alcolici agli immigrati. «Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni da parte di cittadini che di sera si sono ritrovati alle prese con queste persone non solo nei giardini pubblici, ma anche nelle proprietà private, negli androni delle scale, completamente ubriachi. La situazione deve assolutamente cambiare e per questo richiediamo ufficialmente al sindaco di emanare un’ordinanza di divieto a tutti i supermercati e locali pubblici di somministrare e vendere alcolici a queste persone, persone sicuramente meno fortunate, ma che, è innegabile, non sono abituate all’alcol. La situazione rischia di degenerare e riteniamo che non si debba per forza attendere fatti più spiacevoli per intervenire. Un primo cittadino ha precisi doveri e tra questi rientra anche quello di tutelare i suoi concittadini».
Tondi rincara la dose. «Quando rientrano nel Cpa, come da testimonianze pervenuteci dall’interno, diversi ospiti, in evidente stato d’ebbrezza, litigano tra di loro e con gli operatori, aggravando ulteriormente e pericolosamente le tensioni già esistenti all’interno della struttura. Infine chiediamo al sindaco, salvo restando il diritto di tutti di manifestare, che al momento del rilascio delle autorizzazioni per effettuare certe manifestazioni in piazza venga deciso il divieto assoluto di somministrare alcolici».
(ma.ce.)